Non ci poteva essere epilogo più beffardo e doloroso per la Montepaschi Siena in Eurolega, battuta per 64-62 dall’Unicaja Malaga e da un canestro a 4 decimi di secondo dalla fine di Granger che regala agli iberici il passaggio alle Top 16, relegando di pari passo a un prosieguo europeo per la Mens Sana nei Last 32 di Eurocup. Addio all’Eurolega e titoli di coda anche per l’avventura di Daniel Hackett in maglia senese: la sua partenza non sembra più rimandabile e la società percepirà il buyout che è ossigeno puro per le casse di Viale Sclavo. Il giocatore stesso è uscito in lacrime dal parquet del Mandela Forum, abbracciando e salutando alcuni tifosi giunti a Firenze per quello che è stato l’ultimo atto in Eurolega di Siena: «Non so se la squadra continuerà in Eurocup con Daniel Hackett –  ha detto il giocatore al termine dell’incontro ai microfoni di Sky – Voglio bene a Siena. Penso di aver dato tutto e qualunque sia il mio destino ho cercato di fare il meglio per questa società che mi ha portato ad essere campione d’Italia e voglio un sacco di bene a tutta la gente di Siena». Mancano ancora dettagli e i rumors si inseguono ora dopo ora. Questi, però, sono tutti segnali, atti e gesti che fanno solamente presagire all’imminente partenza dell’mvp di Coppa Italia, finali Scudetto e Supercoppa italiana da Siena.
 
Malaga e il beffardo epilogo di Eurolega La partita con Malaga è stata lo specchio dell’Eurolega giocata dalla Mens Sana. Difficoltà iniziali nel girone C per la squadra di Crespi e tanti sassolini negli ingranaggi bianco verdi nel primo tempo della “finale per le Top 16”, concluso sul +10 da Malaga abile a sfruttare soprattutto lo 0/16 della Montepaschi nel tiro da tre punti. Poi la lunga rincorsa dei senesi nella seconda metà di partita (e del girone), vanificato beffardamente dal canestro di Granger. Un tiro che lascia tanto amaro in bocca anche perché arrivato dopo un secondo tentativo: durante il primo – non andato a segno – il cronometro del Mandela era rimasto fermo e gli arbitri hanno fatto ripetere l’azione, permettendo anche a coach Plaza di effettuare un cambio (cosa non consentita dal regolamento). «Ho detto alla squadra che devono essere tutti orgogliosi per ciò che stanno facendo, non per quello che hanno fatto», ha detto sostanzialmente questo coach Marco Crespi al termine dell’incontro.  Del resto, alla squadra, non c’è da imputare nulla. In caso di vittoria contro Malaga si sarebbe parlato a ragione di “miracolo sportivo” e quell’epilogo sarebbe stato decisamente più meritato per il team biancoverde rispetto alla botta morale ed emotiva ricevuta con quel canestro finale di Malaga.
 
Il futuro sportivo In Eurocup, a partire dal 7-8 gennaio, Siena si troverà in un girone composto da Khimki Mosca, Maccabi Haifa e Cez Nymburk. La stagione sportiva va avanti e i supporters mensanini si dovranno stringere attorno a questo gruppo di ragazzi, per lo più giovani ed esordienti, nella stagione più difficile e in salita.
 
Il futuro societario Ciò che sta attraversando la società rimane in un capitolo a sé. L’appuntamento del 15 gennaio è imminente: lì verrà portato all’attenzione dei soci, primo su tutti la Polisportiva Mens Sana 1871, l’approvazione del bilancio e le conseguenti deliberazioni. Dopo quello che appare come il necessario sacrificio di Hackett, a Siena sono in molti a sperare che i lati oscuri di tutto ciò che ha avvolto la Mens Sana negli ultimi due anni possano essere dissipati per far spazio a chiarezza e coni di luce sul futuro economico della società che più di ogni altra ha fatto la storia recente della pallacanestro italiana.

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