Il Medio Oriente contemporaneo in scena a Firenze dal 10 al 15 aprile con la nona edizione di “Middle East Now”, ricco programma di cinema, documentari, arte, musica, incontri, cibo e teatro. Il festival internazionale, ideato e organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, si terrà tra Cinema La Compagnia, Cinema Stensen, Teatro Cantiere Florida, Fondazione Studio Marangoni e altri spazi cittadini, nell’ambito del cartellone della Primavera di Cinema Orientale. «La voglia di dialogo tra le varie culture è ampiamente espressa dai vari linguaggi del contemporaneo, ben rappresentati dal festival Middle East Now – ha dichiarato la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni – , che conferma anche quest’anno la sua qualità artistica e la sua voglia di conoscenza». «I registi, gli artisti, i musicisti, gli chef e i protagonisti della cultura contemporanea che viene dal Medio Oriente hanno sempre tanto da dire e lo fanno attraverso film e opere di grande innovazione – ha aggiunto Roberto Ruta, direttore artistico della manifestazione – che permettono al pubblico italiano ed europeo di scoprire con occhi diversi e riflettere su una parte del mondo ancora poco conosciuta».

Un grande selfie dal Medio Oriente In programma 43 film premiati nei migliori festival internazionali, tra cui 20 cortometraggi, 31 anteprime italiane, 6 europee e 1 mondiale, per un viaggio cinematografico oltre i luoghi comuni tra le società dell’area mediorientale, da molti anni al centro dell’attenzione della politica e dei media internazionali. Le storie, i personaggi, i temi forti e l’attualità, attraverso i titoli cinematografici più recenti provenienti da Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Israele, Palestina, Egitto, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Kuwait, Afghanistan, Siria, Algeria, Marocco, Sudan. L’edizione 2018 svela attraverso una lente d’osservazione insolita il Medio Oriente contemporaneo, un grande selfie per raccontarlo grazie agli hashtag utilizzati quotidianamente da milioni di persone. Hashtag #Middleast guarda al Medio Oriente nella sua complessità e vuole ‘taggare’ alcuni temi che ne emergono, dal ruolo dei social media e di internet nell’evoluzione della società e nella produzione culturale, fino alla loro capacità di fornire informazioni difficilmente reperibili o controllate dai centri di potere. Anche il pubblico del Festival potrà suggerire gli hashtag più significativi, per costruire insieme nuove occasioni di confronto, durante gli appuntamenti quotidiani “Il Punto delle 19.30” a cura di Felicetta Ferraro, dibattiti, tavole rotonde, approfondimenti e presentazioni di libri, su temi di attualità, con cui il festival invita al Cinema La Compagnia esperti, giornalisti e scrittori a parlare del Medio Oriente di oggi, dove conflitti, lotte per l’emancipazione, nuove tecnologie e fantasmi del passato si mescolano in un intreccio complesso.

Le mostre  Tra gli eventi speciali in programma le mostre “The people’s salon” e “Flying boys” della fotografa irachena Tamara Abdul Hadi, co-fondatrice di Rawiya, il primo collettivo di fotografe donne in Medio Oriente. Presenterà a Firenze alla FSM Gallery due dei suoi ultimi progetti fotografici, che indagano le rappresentazioni dell’identità maschile nel mondo arabo, esplorandone complessità e stereotipi.

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