image (1)È una sconfitta che fa male più al morale che alla classifica, e che allunga a dodici la striscia di risultati senza vittorie, quella che l’Empoli ha rimediato sabato sera allo ‘Juventus stadium’ contro la formazione bianconera campione d’Italia. Un k.o. che fa male soprattutto per le circostanze in cui è arrivata, non certo per il modo, visto che la squadra capitanata da Massimo Maccarone ha disputato una delle sue migliori prestazioni negli ultimi due mesi, ma che lascia il segno soprattutto nell’umore e nei muscoli degli uomini guidati da Marco Giampaolo.

Allo Stadium: Juve-Empoli 1-0 Sognava una grande gara come poi hanno dimostrato di mettere in campo gli azzurri il tecnico nativo di Bellinzona, con tante buone giocate, una discreta solidità di gruppo ed anche qualche clamorosa occasione per segnare. Come quella capitata intorno al 20′ del primo tempo, sul risultato allora ancora di zero a zero sui piedi di Riccardo Saponara, e malamente sprecata dal numero 7 empolese. Alla fine però rimane l’ennesima battuta d’arresto di un girone di ritorno da incubo per l’Empoli che deve ringraziare indirettamente il Sassuolo per aver fermato il Carpi, rivale diretta per la salvezza, ed una classifica ancora non preoccupante nelle parti basse della graduatoria, con una giornata in meno all’obiettivo salvezza che è passata quasi indenne. Alla fine a decidere la gara in favore della Juventus è stato un colpo di testa di Mandzukic sui titoli di coda del primo tempo.

Gli azzurri pagano a caro prezzo una delle poche distrazioni Una delle poche distrazioni della difesa toscana, che poi però ha dovuto ringraziare più volte nella ripresa il proprio portiere Skorupski, che aveva già salvato su Morata, e ringraziato il palo proprio su una conclusione dello spagnolo, e poi ha detto ‘no’ prima su Marchisio e poi sul subentrato Zaza. «Il fatto di averci provato a giocare e a fare risultato, è una nota di merito per la mia squadra -ha raccontato nel post gara il tecnico azzurro Giampaolo-. Avevo chiesto ai miei giocatori di provarci, di andare un po’ a provocare i nostri avversari mettendo in campo le nostre qualità, dicendo loro che si sarebbero dovuti allenare a giocare la palla e non farla avere alla Juventus. Abbiamo avuto un buon palleggio e poche occasioni per finalizzare. Se le avessimo finalizzata, potevamo portare a casa il risultato. L’Empoli ha sempre offerto prestazioni di un certo tipo, il problema è la discontinuità che continuiamo ad avere durante gli allenamenti di quattro-cinque giocatori determinanti».

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