ilicicL’immagine che piùdi tutti racconta la triste domenica vissuta dalla Fiorentina, con i gigliati che in casa con la Sampdoria hanno centrato il terzo pareggio consecutivo in campionato, il quarto uno a uno di fila in casa se si considera anche la gara di andata dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Tottenham, è il patron viola Andrea Della Valle che abbandona lo stadio dal parcheggio interno dello stadio Franchi a 20′ dalla fine, mentre in contemporanea la formazione guidata da Paulo Sousa rimane con un uomo in più in campo. Evidentemente anche l’azionista di riferimento della Fiorentina non credeva in una svolta di Gonzalo Rodriguez e compagni nei minuti finali di gara, con i gigliati che hanno trotterellato su bassi ritmi per gran parte della partita, e che non sanno se dire ‘grazie’ o arrabbiarsi con Tatarusanu, autore dell’errore che ha portato al pareggio di Alvarez per i soriani. Il sogno di tornare alla vittoria è durato lo spazio di 20′, neanche il tempo per illudersi di guadagnare punti sulla Roma, che nel frattempo stava facendo suo il derby.

Viola spenti Una Fiorentina che è lo spettro di quella che all’andata proprio grazie al successo sulla Sampdoria veleggiava al primo posto, sorprendendo tutti. I fischi del Franchi a fine partita testimoniano la profonda amarezza del tifo gigliato che per converso aveva applaudito al momento dell’ingresso in campo l’ex tecnico Vincenzo Montella, evidentemente non sposando la linea di Andrea Della Valle che sabato pomeriggio, dopo aver confermato dal palco del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio l’attuale Paulo Sousa, aveva sparato a zero sull’Aeroplanino, accusando quest’ultimo di aver detto sciocchezze e di averlo profondamente amareggiato per le rimostranze mosse nei confronti del club. Una involuzione nel gioco, nella velocità della manovra e nella condizione atletica della Fiorentina che porta evidenzia le colpe di un calcio mercato invernale sbagliato, al netto invece di un apprezzamento del patron viola che lo ha definito azzeccato all’80%, e di una preparazione fisico-atletica dello staff di Paulo Sousa, con quest’ultimo che non riesca a trovare le giuste alternative ad un organizzazione ormai facilmente leggibile dagli avversari.

Fiorentina, devi lottare «Finché l’aritmetica non ti condanna non si può dire che il nostro è un addio alla lotta per un posto in Champions League. -ha raccontato a fine gara il d.s. gigliato Daniele Pradè – Devi vincerle tutte e poi vedere quello che succede. Certo, sono stati due punti importanti persi, calcolando anche il fatto che la Roma è andato a vincere un derby che poteva essere una partita che poteva riaprire un po’ tutto quanto. Abbiamo guadagnato un punto sulla sesta. Analizzando questo momento c’è più una fatica mentale che fisica. Dobbiamo continuare a sperare e a lavorare, e a seguire quello che fa l’allenatore che è un tecnico preparato».

Verso il derby In vista della gara di domenica prossima contro l’Empoli, anticipo di campionato, la Fiorentina recupererà lo squalificato contro la Sampdoria, Nikola Kalinic ma perde l’infortunato Babacar, sospetta lesione del ginocchio destro.

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