Oltre il 94% dei 3.329 lavoratori che ha votato alle assemblee convocate dalla Fisac-Cgil (al 18 gennaio se ne sono tenute 62 sulle 156 programmate) si è espresso contro l'ipotesi di accordo quadro separato sul piano industriale di Banca Mps. Le assemblee, «non unitarie – ricorda in una nota la Fisac-Cgil – a causa del rifiuto da parte delle sigle firmatarie dell'accordo quadro di svolgerle insieme, sono aperte a tutti i lavoratori».
 
Presenti anche lavoratori non iscritti Il sindacato definisce «rilevante, per la buona pratica della democrazia, che abbiano partecipato anche lavoratori non iscritti ad alcuna sigla sindacale o iscritti a sigle diverse dalla Fisac-Cgil», e a tal proposito chiede di «conoscere i dati delle assemblee che le sigle firmatarie dell'accordo stanno svolgendo e se il voto è certificato; noi i nostri li rendiamo pubblici ogni giorno, assemblea per assemblea, riportandoli sul nostro sito Internet». L'accordo e' stato firmato a dicembre da Fabi, Fiba-Cisl, Ugl credito e Uilca-Uil, mentre Fisac-Cgil e Dircredito non lo hanno sottoscritto criticando le esternalizzazioni (1.110 lavoratori coinvolti) e la revisione del Contratto integrativo aziendale (leggi). Una firma separata che ha provocato una vera e propria frattura tra sigle sindacali (leggi). 
 
Alta partecipazione «Il dato della partecipazione è importante di per sé – prosegue ancora la Fisac Cgil -, perché dimostra ancora una volta la forte attenzione ed il grande senso di responsabilità dei Lavoratori del Monte dei Paschi nei confronti di eventi di estrema rilevanza per la vita e la storia della propria azienda di appartenenza. Tale partecipazione tra l'altro smentisce clamorosamente la tesi aziendale di un disinteresse dei Lavoratori, a partire da quelli della Rete, per quello che sta succedendo».

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