Come regolare informazione e comunicazione politica durante il periodo elettorale nell'emittenza locale e non solo: è stato questo l'argomento al centro del convegno “Tempo di Elezioni: par condicio nelle radio e tv della Toscana” che si è tenuto nella Sala Fallaci della Provincia di Firenze, organizzato da Ordine dei Giornalisti della Toscana e Corecom.
 
Il commento «Obiettivo dell'incontro era quello di dare informazioni dettagliate ai giornalisti sull'attuazione di una legge complessa come quella della par condicio e nello stesso tempo, avere l'aiuto delle testate per diffonderne la conoscenza», ha spiegato Sandro Vannini, presidente di Corecom Toscana, organismo che, tra le varie funzioni, tutela l'attuazione della legge sulla Par Condicio a livello locale.
 
L’incontro Dopo una breve introduzione del vicepresidente del Corecom, Giancarlo Magni, e del direttore di Rtv38, Francesco Selvi, i tecnici di Corecom hanno illustrato gli aspetti più importanti della legge n. 28 del 22 febbraio 2000 che regola la comunicazione politica, i messaggi autogestiti e i programmi di informazione, in periodo elettorale: sono state proiettate slides riassuntive e diffuso un opuscolo informativo. Tante e varie le domande dei giornalisti intervenuti: dai chiarimenti sull'applicazione delle norme per i Mag (messaggi autogestiti gratuiti), ai comportamenti da tenersi durante le interviste agli amministratori, a quello degli uffici stampa degli enti pubblici.
 
Come si applica la par condicio «La legge sulla par condicio si applica alla comunicazione politica: ad esempio in programmi di informazione si segue il principio del pluralismo ma non si è obbligati alla par condicio, viceversa  nei programmi di comunicazione politica (quelli cioè dove sono presenti solo candidati) è un obbligo – hanno spiegato Cinzia Guerrini e Giacomo Amalfitano di Corecom Toscana –. Per quanto riguarda invece gli enti pubblici, questi dovrebbero astenersi dall'acquisto di spazi di comunicazione istituzionale durante il periodo elettorale».
 
Par condicio sul web Il dibattito è servito anche a mettere in luce alcune criticità della legge sulla par condicio, come ad esempio la mancanza di regolamentazione per quanto riguarda internet: in questo caso la par condicio si applica solo alle testate registrate, che ricadono così nel settore della carta stampata. «È importante ricordare che la par condicio è fondamentale per tutelare il diritto del cittadino a farsi un'opinione delle forze in campo durante una campagna elettorale – ha spiegato Carlo Bartoli, presidente di Odg Toscana, che nei giorni scorsi aveva diffuso anche un videomessaggio (leggi) –. Un evento come quello organizzato insieme a Corecom aveva come obiettivo proprio quello di aiutare i colleghi a metterla in pratica». All'incontro ha partecipato una buona rappresentanza di giornalisti e di proprietari delle emittenti televisive e radiofoniche locali. Presenti anche il vice presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana Michele Taddei e i consiglieri del Corecom Letizia Salvestrini e Renato Burrigana.

I documenti Per avere maggiori informazioni sull'applicazione della par condicio è possibile consultare il sito di Corecom Toscana (leggi) ma ci sono anche alcune slides di sintesi divulgate dall’Ordine dei Giornalisti della Toscana (leggi).

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