mps_23.jpgSlitta a domani, mercoledì 21 maggio sempre alle 9,30, l’assemblea straordinaria di Banca Mps. Ne ha preso atto il presidente dell’istituto senese, Alessandro Profumo, che ha comunicato ai pochi presenti che stamani in prima convocazione non c’era il quorum: presente in sala solo lo 0,28% del capitale della banca. Domani il quorum necessario per approvare l’aumento di capitale da 5 miliardi scenderà al 33%.

Viola sorpreso dalla scelta Mansi «Sorpreso». Così l’Amministratore Delegato di banca Mps, Fabrizio Viola, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull’annuncio dato tre giorni fa dalla presidente della Fondazione Mps, Antonella Mansi, di non essere disponibile a un secondo mandato alla guida dell’ente. A margine dell’assemblea di Mps, poi slittata a domani in seconda convocazione, Viola ha aggiunto: «effettivamente sono rimasto meravigliato. Certo sulle scelte personali…».

Alla ricerca del nuovo presidente Ma ora in città c’è chi già pensa come individuare un nome che possa continuare il lavoro fatto da Mansi, e altri che vedono in questa inattesa scelta della presidente la possibilità di riguadagnare quelle posizioni che la bufera, anche giudiziaria, sul Monte gli aveva fatto perdere. All’Ente pochi hanno voglia di parlare. Un po’ di amarezza c’è, anche se una fonte interna fa notare che «bisogna andare avanti: la Fondazione è stata messa in sicurezza ma c’è da consolidare e stabilizzare, prima possibile, quanto fatto fino ad oggi. Il lavoro non è finito». Il patto sociale sul 9% del capitale di Mps stretto da Mansi e dal direttore Enrico Granata con Fintech e i brasiliani di Btg Pactual (l’ente ha mantenuto il 2,5%) garantisce la tenuta sull’immediato e certo i nuovi alleati, continua la fonte, «pur meravigliati dalla novità, non si spaventano per un cambio di presidente. L’importante è che le nomine per la nuova Deputazione amministratrice non slittino troppo oltre il 9 giugno».

Il nodo del patto parasociale Semmai sarà interessante vedere se qualcuno, in Assemblea, cercherà di contrapporsi al patto stretto dalla Fondazione, patto che in questo momento potrebbe prendere le redini della banca. Del resto, come emerso all’assemblea del 29 aprile scorso, oltre il 22% del capitale sarebbe controllato da fondi e investitori internazionali. Un’alleanza tra loro, magari ispirata da qualcuno a Siena, potrebbe essere la sorpresa dell’ultim’ora.

Riunione e incontri Intanto è cominciata la riunione della Deputazione Amministratrice a Palazzo Sansedoni, la prima dopo l’annuncio della rinuncia di Antonella Mansi che, prima di incontrarei deputati, ha incontrato I sindaco di Siena Bruno Valentini.

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