SIENA – Prosegue l’offensiva di Mps nel processo di consolidamento del sistema bancario italiano.
L’amministratore delegato Luigi Lovaglio, in un’intervista a ClassCnbc, ha rimarcato il focus dell’istituto sull’operazione in corso, finalizzata alla creazione di un polo bancario competitivo che ambisce a diventare la terza forza del Paese.
“L’obiettivo dichiarato è raggiungere una posizione di privilegio che ci permetta di partecipare ai futuri assetti del settore”, ha spiegato Lovaglio, sottolineando che la crescita prevista per Mps è frutto “del grande lavoro dei colleghi e della fiducia dei clienti”. Secondo il numero uno di Rocca Salimbeni, il merger consentirà a Mps non solo di rafforzare la propria posizione, ma anche di interpretare in modo proattivo i nuovi scenari che si delineeranno nel panorama bancario nazionale.
Sul fronte dell’offerta pubblica di scambio lanciata su Mediobanca, Lovaglio ha riferito che i riscontri raccolti da azionisti e investitori sono “assolutamente positivi”. Il ceo ha definito l’operazione caratterizzata da “innovazione e capacità di creare valore”, con vantaggi per tutti gli stakeholder: clienti, dipendenti e azionisti. “Il progetto è estremamente chiaro e i feedback che abbiamo riscontrato sono molto positivi”, ha ribadito.
Lovaglio ha inoltre lanciato un messaggio agli stakeholder di Mediobanca: “Tutto ciò che può fare Mediobanca, insieme potremmo farlo meglio”. Un’alleanza che, secondo il manager, si fonda su una visione innovativa del business e sull’esigenza strategica di raggiungere una dimensione adeguata per competere al meglio.
“Stiamo costruendo un modello di business diversificato, solido, capace di garantire alta qualità dei ricavi, di remunerare gli azionisti e creare valore condiviso per il sistema Italia”, ha concluso Lovaglio, che poi ha bollato come “fair (giusto)” il prezzo di Mediobanca. “Era così quando siamo partiti e lo è ancora adesso” ha ribadito il banchiere, sottolineando come sia “molto chiaro” agli azionisti di entrambi gli istituti il valore che verrà creato se l’operazione andrà a buon fine, specialmente “per gli azionisti di Mediobanca perché andremo ad avere una politica di distribuzione dei dividendi molto generosa”.