Sindacati dei dipendenti della Banca Mps ancora sul piede di guerra. Confermano lo sciopero per il prossimo 16 marzo e contestano il direttore generale Fabrizio Viola, minacciando anche di rilanciare l’associazione dei dipendenti azionisti per avere un ruolo attivo nei futuri assetti societari di Rocca Salimbeni.

Indipendenza strategica del Gruppo Mps Questa mattina un duro comunicato stampa di tutte le sigle sindacali bancarie (scarica il testo completo) ribadisce «la necessità del mantenimento della indipendenza strategica del Gruppo per garantire, assieme al recupero della redditività, anche l’integrale difesa dei livelli occupazionali e dei diritti dei Lavoratori. La fase attuale, resa ancora più complessa dalla decisione ratificata dal Cda in ordine all’attuazione di uno specifico piano di riduzione dei costi del personale, necessiterebbe in realtà di essere gestita con grande senso di responsabilità, cercando di valorizzare – anziché squalificare – un sistema di relazioni sindacali che fino ad oggi ha garantito la possibilità di affrontare i processi di ristrutturazione, assicurando coesione sociale assieme al conseguimento degli utili».

Autonomia gestionale come valore irrinunciabile «Anche l’autonomia gestionale della Banca, messa più volte in discussione dai recenti accadimenti che hanno portato alla nomina del nuovo Direttore Generale, dovrebbe al contrario costituire un valore irrinunciabile, peraltro basato sul rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche da adottare nei rapporti fra Monte dei Paschi, Fondazione ed Istituzioni. In questo contesto, il Sindacato ritiene prioritaria l’adozione di iniziative che consentano di rafforzare la funzione partecipativa dei Dipendenti, cercando di individuare soluzioni atte a disciplinare, sotto il profilo legale, l’utilizzo della quota di azioni della Banca dagli stessi detenuta. Per questo è opportuno procedere con celerità verso il rilancio della già costituita “Associazione dei Dipendenti Azionisti” (ADAMP) – mediante l’adempimento delle previste procedure burocratiche – al fine di garantire un ruolo attivo per i Lavoratori del Gruppo nella determinazione degli equilibri proprietari, oltre ad ulteriori possibilità di espressione, ad esempio in occasione delle previste Assemblee societarie».

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