Francesco Macrì, presidente di Estra

SIENA – “E’ un tema per mettere i carri di fronte ai buoi. La quotazione in borsa è uno dei tanti strumenti per finanziare un’azienda. Non so se è meglio essere indebitati con le banche o con il mercato. La quotazione per quanto mi riguarda è un’altissima forma di pubblicizzazione più che di privatizzazione perché entri in dinamiche di assoluta trasparenza, sei una campana di vetro e quindi non va considerata a priori negativamente”.

Lo ha detto, arrivando a Siena, il presidente di Estra Francesco Macrì sulla possibile quotazione in Borsa della multiutility toscana a margine di un’iniziativa proprio sulla neonata società. “La quotazione è uno degli strumenti che può servire per attivare un piano industriale sicuramente rilevante – ha aggiunto Macrì. – Oggi ci stiamo concentrando per compenetrare una realtà aziendale come Estra che ha goduto di un fatto rilevante nuovo: uno dei soci che prima deteneva una partecipazione è divenuto soggetto industriale e parlo di Alia”. “Questo – ha concluso il presidente di Estra – ci consente di realizzare la multiutility anche a un piano superiore rispetto ai progetti iniziali di Estra che nasce con la vocazione proprio della multiutility. Finalmente abbiamo altri territori come quello fiorentino che si sovrappongono e si aggiungono ad altri territori già conosciuti nella nostra società”.

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