BUDRIO – Italia addio. Senza neanche troppi rimpianti, a giudicare almeno da quanto riportato sulla rivista tedesca Der Spiegel, dove non mancano accuse sulla loro gestione. Sia alla Caritas che all’equipè sanitaria di Budrio (Bologna).

La famiglia El Nezzel a inizio anno ha deciso di trasferirsi in Germania, in Baviera precisamente, salutando il Paese che l’aveva accolta nel gennaio 2022, dopo aver lasciato un campo profughi in Turchia. Mustafa e il padre Munzir, simboli di una foto che ha fatto il giro del mondo. I mesi di permanenza a Siena, prima di dirigersi in Emilia per sottoporsi agli interventi protesici al Centro Vigorso di Budrio. Un arto inferiore per il genitore, braccia e gambe per il piccolo, nate con malformazioni dovute a una mutazione genetica. Il piccolo però non ha potuto ancora sottoporsi alle operazioni, soprattutto a causa della complessità di tali azioni. Difficoltà previste per altro dai sanitari.

Motivo, forse non l’unico, che ha spinto gli El Nezzel, di nazionalità siriana, ad andare via, secondo quanto riporta il Resto del Carlino, che riprende le informazioni fornite dalla Città Metropolitana di Bologna e dal Comune di Budrio. “Siamo molto dispiaciuti e sorpresi – ha detto il sindaco di Budrio, Debora Badiali – l’integrazione nella comunità, anche scolastica per i bambini, era partita bene e stava mostrando i primi frutti. Non avevamo avuto avvisaglie né comunicazioni in merito. Il meccanismo di inserimento creato è stato complicato e molto avanzato e vederne la fine in questo modo dispiace. Spero solo che siano felici”.

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