FIRENZE – Preoccupano le ripercussioni psicologiche dei detenuti nelle carceri toscane. Condizioni aggravate anche dallo scoppio della pandemia. Sono dati drammatici quelli rilasciati da Giuseppe Fanfani, garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale regionale che è stato ascoltato in commissione sanità.

Secondo il quadro presentato dal garante nella primavera scorsa negli istituti del toscani si sono registrati tre suicidi e una morte per cause non del tutto chiarite. A Sollicciano, il carcere fiorentino, lo scorso anno gli atti di autolesionismo sono stati 700, a Livorno 89, a Prato 95. Anche i più giovani sono stati colpiti: a Firenze, nell’istituto minorile, su 14 minori ospitati ci sono stati 12 atti di autolesionismo e 1 tentato suicidio; a Pontremoli, su 7 ospiti, 2 atti di autolesionismo, 1 tentativo di suicidio e 1 aggressione.

Dati allarmanti in quelle che sono le strutture della Toscana (16 carceri, 2 Rems che hanno sostituito i vecchi manicomi giudiziari, 2 istituti per minori). Nelle prossime settimane è attesa la relazione annuale dell’attività del Garante dei detenuti.

Il disagio nelle carceri in Toscana è aumentato ancor di più a causa della pandemia. Il Garante ha ricordato che, a seguito dell’epidemia, “hanno subito delle forti limitazioni le visite dall’esterno, la presenza del volontariato, i trasferimenti, le iniziative come i corsi di istruzione. Questo ha aumentato a dismisura la sofferenza in carcere, dove in 14 metri quadri devono convivere due o tre persone”. Per fronteggiare l’emergenza è stato stabilito che chi entra in carcere dall’esterno debba effettuare una quarantena e, ovviamente, anche chi è positivo debba stare da solo in una cella apposita. Questo ha ridotto ulteriormente gli spazi a disposizione per gli altri.

In Toscana, il numero dei positivi al Covid-19 all’8 marzo scorso erano i seguenti: 63 su 3122 detenuti e 19 su 2267 addetti alla sorveglianza. In realtà, i numeri si sono mantenuti bassi per tutto il 2020, fino a quando poche settimane fa è scoppiato un focolaio a Volterra che ha fatto registrare 57 casi di contagio. “A parte questo episodio i casi contenuti dimostrano che c’è stata attenzione” ha detto il Garante.

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