L’Università di Siena aderisce all’appello promosso dalla Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, per la sospensione della condanna a morte e per la liberazione del dottor Ahmadreza Djalali, detenuto nelle carceri iraniane dal 2016. Il medico iraniano-svedese, che ha lavorato anche presso il Centro di Medicina dei disastri dell’Università del Piemonte Orientale, è stato condannato alla pena capitale per spionaggio. Djalali dove essere giustiziato la scorsa settimana ma l’esecuzione è stata rinviata e aggiornata a mercoledì 16 dicembre.

RuniPace Nelle ultime settimane si è intensificata una campagna a sostegno della liberazione del dottor Djalali. L’adesione all’appello da parte dell’Università di Siena si inserisce nell’ambito dell’attività di RuniPace, la Rete delle Università per la Pace promossa dalla Crui, e della Rete Scholars at Risk (Sar), di cui fa parte anche l’Ateneo senese.

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