SIENA – Non hanno atteso il voto, facendo irruzione in aula prima che il Senato accademico potesse discutere la mozione.

Documento proposto dal Comitato Palestina per chiedere l’interruzione dei rapporti di collaborazione dell’Università di Siena con gli atenei italiani e la rescissione degli accordi con le aziende italiane che producono armi, come Leonardo. All’interno della sala consiliare gli studenti hanno preso a turno la parola, spiegando le ragioni di questo fuoriprogramma. Un’azione non violenta, che ha visto la partecipazione di un ventina di persone.

Al grido di “free Palestine” e muniti dalla bandiera palestinese, i giovani hanno richiesto al rettore Roberto Di Pietra di approvare la mozione. Al loro fianco alcuni sindacalisti. “Vi chiediamo una presa di posizione. Si tratta di avallare quanto fatto da Israele o sostenere un popolo che sta soffrendo”, ha evidenziato Samuele Picchianti, uno dei leader della protesta.

Volontà che non é stata accolta però dal consesso universitario, che ha bocciato la proposta. Prima dell’interruzione dei lavori del Senato accademico, gli studenti si erano ritrovati nel cortile del rettorato. L’occasione per attaccare vessilli e cartelli e rivendicare la necessità di fermare ciò che sta avvenendo a Gaza.

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