Il camion sequestrato
Il camion sequestrato

Oltre 12mila litri di olio dichiarato “extravergine di oliva” proveniente da Foggia e destinato a una nota azienda olearia fiorentina, sono stati sequestrati dal Corpo Forestale di Montepulciano e Sarteano a seguito di un controllo stradale in prossimità del casello autostradale di Bettolle.

Quattro giorni di viaggio senza meta Il sequestro si è reso necessario per la mancanza dei prescritti requisiti di rintracciabilità documentale del prodotto. Dalle verifiche condotte, infatti, sono emerse varie e sostanziali irregolarità nella compilazione del documento di accompagnamento della merce, oltre che incongruenze significative tra il tragitto indicato nel documento stesso e quello ricostruito dagli uomini della Forestale attraverso la consultazione del cronotachigrafo installato nell’autocarro. Inoltre, l’impresa indicata nel documento di trasporto come destinataria dell’olio ha dichiarato di non avere rapporti commerciali con l’impresa foggiana. Tali circostanze, unitamente al fatto che il trasporto si protraeva da quasi quattro giorni, durante i quali il mezzo ha percorso diverse centinaia di chilometri in varie regioni del centro Italia senza un motivo ben preciso, hanno indotto il personale del Corpo forestale dello Stato ad intraprendere la misura cautelare del sequestro.

La Forestale appone i sigilli all'olio sequestrato
La Forestale appone i sigilli all’olio sequestrato

Analisi sulla qualità dell’olio Al fine di verificare l’origine e qualità dell’olio dichiarato come “extra vergine di oliva”, inoltre, in collaborazione con personale tecnico dell’Azienda USL 7 di Siena – Dipartimento della Prevenzione Zona Valdichiana, è stato effettuato un prelievo di campioni all’interno della cisterna di trasporto, operazione finalizzata alla successiva analisi chimico-fisica del prodotto comprensiva del contenuto di alchil esteri, sostanze rivelatrici dell’origine geografica e della buona qualità dell’olio italiano. Il carico di olio è stato, quindi, travasato all’interno di due contenitori messi a disposizione da un oleificio di Motepulciano, azienda completamente estranea alla vicenda, per poi essere sottoposto a sequestro, unitamente alla documentazione di accompagnamento ed ai fogli di registrazione del cronotachigrafo.

 

 

 

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