FIRENZE – In Toscana, su 3,7 milioni di abitanti, 950mila toscani hanno più di 65 anni, pari al 26%, e tra questi in 85mila, pari all’8%, sono affetti da forme di demenza: sei su dieci da Alzheimer.

E’ quanto emerso, oggi a Firenze, nel corso del primo convegno regionale dei Centri per i disturbi cognitivi e le demenze, organizzato da Regione Toscana in collaborazione con l’Associazione italiana malattia di Alzheimer e delle aziende sanitarie.

Alzheimer e demenze, è stato spiegato, hanno bisogno di una adeguata programmazione della rete dei servizi specialistici e diagnostico–terapeutici, di assistenza domiciliare e semiresidenziale e residenziale quali i centri diurni e i moduli dedicati all’interno delle rsa. In Toscana ci sono 47 centri per i disturbi cognitivi e le demenze: si tratta di strutture cliniche focalizzate sulla prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle diverse forme di demenza. L’assessore regionale al sociale, Serena Spinelli ha evidenziato l’importanza di salvaguardare il fondo nazionale per l’Alzheimer e le demenze. “Anche oggi abbiamo rinnovato l’appello al Governo – spiega – rispetto alla necessità di procedere con il rifinanziamento e l’auspicio che il fondo venga anche incrementato, dato che quanto stanziato per le regioni, in Toscana circa 850mila euro, è purtroppo ampiamente insufficiente”. Spinelli ha poi detto che “con il nuovo piano regionale per la non autosufficienza la Regione conferma un’attenzione specifica riguardo a situazioni complesse e che necessitano di risposte dedicate, sia dal punto di vista residenziale che dei centri diurni e di tutti quei servizi che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone”.

Per l’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini, “si tratta di un percorso che la Regione Toscana ha saputo anticipare e interpretare con metodi e linguaggi innovativi, frutto della cultura e del pensiero socio assistenziale del sistema sanitario toscano e che si esprime nell’importante lavoro dei professionisti e delle professioniste impegnate in questo ambito”.

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