Era un pericoloso latitante omicida ricercato in tutta Europa ma non voleva rinunciare a vedere le meraviglie che la Toscana può offrire. E così tradito dalla voglia di fare il turista un 32enne di origine kosovara è stato arrestato a Pisa.

Accusato di omicidio e rapina L’uomo aveva aggredito e picchiato a morte, uccidendolo, un uomo a Gjakove, in Kosovo, nel 2013 per rapinargli 2.000 euro e da allora era latitante dopo essere stato condannato in contumacia da un tribunale kosovaro per omicidio e rapina. Dopo essere fuggito a Marsiglia, essendo di passaporto francese, è stato rintracciato nella cittadina toscana dove era arrivato in pullman e aveva prenotato un albergo nella zona stazione della per una breve vacanza.

Il blitz Qui è stato rintracciato dai poliziotti nell’ambito del monitoraggio degli ospiti delle strutture alberghiere. Incrociando il suo nominativo con quelli inseriti nelle banche dati internazionali è emerso un mandato di cattura a suo carico emesso dall’Interpol, che peraltro lo descrive come un uomo «pericoloso e potenzialmente armato». La polizia italiana ha dapprima effettuato un sopralluogo nell’hotel e poi, accertata la presenza del turista ‘particolare’, è scattato il blitz: 15 agenti hanno circondato lo stabile e lo hanno bloccato. Lo straniero, informato di quanto stava accadendo, ha ostentato sicurezza affermando che l’Italia non poteva fargli niente «perché il Kosovo non era tra i Paesi aderenti a Interpol e sosteneva di essere era già stato in Italia, a Venezia nel 2015, senza che gli venisse contestato niente, nonostante fosse già stato condannato».

 

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