Due moderni Euridice ed Orfeo raccontano la loro storia d’amore sulle suggestioni di un mito imperituro, che fa da controcanto ai personaggi e, come in dissolvenza, ci riporta alla più emblematica delle storie d’amore e morte che il mondo antico ci abbia tramandato. Giovedì 5 marzo a Siena sarà presentato il volume “Undici e mezzo” di Francesco Puccio (ore 18 – Punto Einaudi). Insieme all’autore interverranno Maurizio Boldrini, Università degli Studi di Siena; Simone Beta, Università degli Studi di Siena; Mario Papalini, edizioni Effigi; Anna Maria Guiducci, Pinacoteca Nazionale di Siena.

Viaggio nelle stagioni della vita –
Questo è un racconto d’aria, quella che spinge in alto le mongolfiere e, insieme con esse, i sogni degli uomini, tenuti in vita dal fuoco delle passioni febbrili che sanno sfidare il tempo e le sue regole. Ma è anche una storia impastata della terra e dell’acqua di cui è fatta la vita quotidiana, un travaso a temperatura variabile negli anni che si avvicendano. A narrare ogni cosa, uno scrittore con un passato denso di memorie, convinto che i racconti siano i luoghi delle migliori scoperte e che rappresentino, in quelle isole galleggianti che sono le vite degli uomini, una sorta di approdo nel naufragio di certe epoche incomprensibili. “Undici e mezzo” è una straordinaria storia d’amore contenuta in una cifra che è molto di più di un numero; una ricerca senza tregua del punto di sutura che tiene uniti insieme la terra e il cielo, un percorso di crescita, un viaggio senza fermate né rallentamenti in quelle insondabili stagioni della vita in cui s’impara a conoscere se stessi e il mondo.

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