Quando viene eletto un Papa, lo stupore è sempre grande. E solitamente tutti coloro che hanno scritto in precedenza, vengono quasi sempre sconfessati, anche perché, pur nella loro umanità, gli orientamenti dei Cardinali saranno tutto, tranne quanto scritto da certo gossip. Cosa dire del Cardinal Bergoglio, eletto con un nome così forte, come Francesco I? Nessuna nota di facile pauperismo: Francesco non viene dagli Stati Uniti o dal Canada, ma dal martoriato subcontinente latinoamericano, patria delle rivoluzioni e della miseria. Certo, tra tutti i paesi latinoamericani, l’Argentina è la più “europea”, e forse la più “italiana”. Sembra quasi un  tocco di umorismo da parte dello Spirito Santo, che ha voluto scegliere allo stesso tempo un quasi italiano, un americano, e un uomo del terzo mondo. Insomma, una sorta di “papa nero-bianco”.

 

Ma con radici saldamente “Romane” Infatti Francesco sembra già apparire come la sintesi di diverse cose: è un conservatore moderato, ma che proviene da componenti progressiste. È un uomo profondamente spirituale, come dimostra la preghiera per il predecessore, ma è allo stesso tempo uomo di mondo con una gioventù vissuta attivamente. Ho come la sensazione che Papa Ratzinger non sarà stato dispiaciuto di questa nomina, e che forse l’abbia in qualche maniera “prevista”. Il nostro Papa emerito mi ricorda oggi un po’ la figura di Innocenzo III, che approvò la regola del poverello di Assisi. E San Francesco, ricordiamoci,  non contestò mai l'autorità della Chiesa, che considerava "madre”. San Francesco fu l’innovatore che riuscì ad incanalare le inquietudini e i bisogni degli ultimi, senza il bisogno di porsi come antagonista o, peggio, scivolare nell’eresia.
 

Conciliare e fare Del resto oggi occorre conciliare, ma occorre anche fare. E il nuovo Papa dovrà, come i suoi predecessori, avere energie da vendere: dovrà viaggiare, dovrà incontrare, dovrà risolvere problemi che vanno ben oltre il piccolo stato del Vaticano. Il Papa è un po’ il babbo del mondo. Un mondo che cambia rapidamente pur rimanendo sempre lo stesso. Non affrettiamoci a trarre semplici conclusioni. Solitamente i Papi, e Colui che “soffia” dietro a loro, amano stupire. 

Articolo precedente“Ambasciator non porta pena”, diplomazia e spionaggio a Buonconvento
Articolo successivoRivoluzione fibra ottica, Siena abbatte il digital divide nelle aree rurali marginali