Passa con il voto favorevole dei gruppi di Pd, Idv, Federazione della sinistra-Verdi e Gruppo misto il Documento di programmazione economica e finanziaria 2011 della Toscana. Il testo finale del Dpef accoglie tre emendamenti dell’Udc, mentre è stato respinto l’ordine del giorno del Pdl. “Il Consiglio regionale – si legge nella risoluzione approvata – impegna la Giunta ad applicare già a partire dal 2011 una riduzione strutturale del 5% dei costi di funzionamento della macchina regionale e degli enti e agenzie dipendenti”; ad avviare ”un piano di revisione strutturale delle risorse finanziarie libere e vincolate destinate al finanziamento delle politiche settoriali”.


Critiche al Dpef 2011 – “Il Dpef è esattamente quello che la legge di programmazione definisce che sia e sul vizio di illegittimità, abbiamo rimediato nella sostanza e nella forma” – dichiara il presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi. Sul vizio di illegittimità, Rossi ha dichiarato di “aver rimediato sia riconvocando il tavolo di concertazione, sia prendendo in esame le proposte avanzate dalla minoranza”. Quindi la rassicurazione che per “storia e formazione, considero il ruolo l’assise democraticamente eletta fondamentale per lo svolgimento della politica”. Sulla sottovalutazione del documento, il governatore ha ribadito la “natura di indirizzo del Dpef”. Atto che contiene, tra l’altro, l’analisi “sintetica della congiuntura economica, lo stato di salute della regione, il quadro delle risorse attivabili”. Nelle more di quello che il Dpef deve contenere, quindi, “nessuna mancanza è rintracciabile. È esattamente quello che la legge di programmazione definisce che sia. Se del caso – ha puntualizzato Rossi – si proponga una modifica alla normativa”. Ancora, nel merito del Dpef, il governatore ha ribadito che presenta “carenze legate all’incertezza di non sapere quali e quanti saranno i tagli”. “Siamo in un quadro di difficoltà oggettiva” nel quale, a detta di Rossi, le “austerità messe in campo rischiano di non produrre gli effetti sperati”.


Le prossime azioni – I passi necessari alla Toscana, per Rossi rimangono dunque noti e definiti: continuare la politica di accesso al credito, fare presto e bene le infrastrutture necessarie magari cominciando a ragionare anche su attivazione di capitali e project financing, mentre occorre recuperare sul fronte servizi pubblici. In particolare sui rifiuti, Rossi ha definito passaggio irrinunciabile l’applicazione della legge di riordino dell’intero sistema.


Firenze

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