FIRENZE – “Già passata la piena dell’Arno a Firenze senza criticità, prevista nelle prossime ore a Pisa all’interno delle soglie di riferimento”. Lo fa sapere la regione Toscana.

“L’approccio progettuale interdisciplinare, il perfezionamento della capacità di allerta e intervento nell’emergenza, ma anche il coinvolgimento delle comunità sono strategie da perseguire con sempre maggiore impegno. Siamo di fronte a una nuova epoca climatica e occorre mettere in campo tutte le strategie per prevenire fenomeni così violenti” ha detto Lorenzo Vagaggini, presidente della Federazione degli ordini dei dottori agronomi e dottori forestali della Toscana.

“Il violento maltempo che si è abbattuto sulla Toscana nelle ultime ore ha creato situazioni molto critiche in diverse aree della regione, in particolare a Prato e provincia, in Valdera, a Pistoia e nel Valdarno Inferiore. La cronaca ha messo in luce ancora una volta la necessità di occuparsi delle sistemazioni idraulico-agrarie e forestali, per mettere a regime le acque superficiali, rallentare e regolare l’afflusso delle acque in pianura”, sottolinea la Federazione degli ordini dei dottori agronomi e dottori forestali della Toscana.

“Si tratta di un problema che ha molte sfaccettature di carattere agronomico-forestale, geologico e di ingegneria idraulica. Non c’è altra strada per mitigare l’impatto degli eventi piovosi estremi se non quella di prendersi cura del territorio montano e collinare, oltre a realizzare casse di espansione in pianura”, conclude la Federazione.

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