pesce-frescoProdotti non tracciati, cattura di specie ittiche in periodo vietato e mancata registrazione degli sbarchi del pescato: sono queste alcune delle principali violazioni emerse grazie a un’operazione della direzione marittima di Livorno sulla filiera ittica in Toscana, che ha portato al sequestro di circa 300 kg di prodotti e all’accertamento di 38 illeciti, con 60 mila euro di sanzioni.

Sanzioni a Viareggio e Porto Santo Stefano Nel corso dell’operazione, attraverso una mirata attività di monitoraggio, i militari della capitaneria hanno sanzionato 5 pescherecci di Porto Santo Stefano che avevano effettuato pesca a strascico in una giornata festiva, vietata dalle norme che tutelano le specie ittiche, elevando complessivamente, sanzioni per 20 mila euro, e l’applicazione di 60 punti di penalità sui titoli professionali dei comandanti e sulle licenze di pesca delle aziende interessate. Sempre a Porto Santo Stefano, nell’ambito di una verifica da un grossista sono stati sequestrati 125 kg di prodotti ittici freschi e congelati, privi delle informazioni obbligatorie necessarie per la tracciabilità. Ad un grossista di Viareggio è stata invece contestata la commercializzazione, in tempi vietati, di esemplari di aragosta con una sanzione di 4.000 euro. Mentre il monitoraggio e l’incrocio dei dati hanno permesso di individuare anche i comandanti dei pescherecci che avevano effettuato le catture in mare. Ancora a Viareggio, sono stati sequestrati oltre 50 kg di prodotti ittici, con sanzioni per oltre 13.000 euro ai responsabili, per l’immissione in commercio e tentata somministrazione di alimenti di provenienza dubbia. Sequestrate anche 26 nasse e 1 rastrello a mano per la raccolta delle telline.

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