Operazione riassetto della centrale geotermica di Piancastagnaio al via con lo spettacolare smontaggio del camino di PC2 avvenuto tra venerdì e sabato.
 
Lo smontaggio Il camino aveva un’altezza di 50 metri per un diametro esterno di 2.200 mm e una base a tronco di cono, costituita da una doppia lamiera con intercapedine di lana di roccia. Il peso totale era di circa 35 tonnellate. Lo smontaggio è avvenuto in due momenti: il primo si è svolto venerdì 20 aprile con imbracatura da parte della gru del pezzo più alto della ciminiera e taglio dei nove metri più alti del camino; la seconda e ultima fase è stata eseguita sabato 21 aprile, con l’abbattimento dei restanti 40 metri.
 
Il progetto L’intervento rientra nel più ampio piano di riassetto di Piancastagnaio, per il quale Enel Green Power investe 90 milioni di eurocon ricadute sul tessuto imprenditoriale locale. Oltre alla dismissione di PC2, sono già stati installati e sono in esercizio gli impianti Amis in tutte le centrali; questo ha consentito una riduzione di dieci volte delle emissioni di idrogeno solforato e di sei volte di quelle di ammoniaca. Fa parte del progetto di Riassetto Piancastagnaio anche il “termodotto” per la fornitura del calore alle serre di Floramiata e a tutte le aziende in località “casa del corto” che ne faranno richiesta, che è già in servizio dal settembre scorso. Completata anche la perforazione del primo piezometro (P6), che è parte qualificante del piano di monitoraggio previsto in progetto. A breve entreranno nella fase operativa gli interventi di riefficientamento delle centrali di PC3, PC4 e PC5 e le attività di perforazione. Sarà, infine, completamente riqualificata l’area di PC2 con un restyling del vecchio fabbricato macchine, che sarà destinato ad uso uffici per il personale di Enel Green Power.
 
 

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