centro dohuk giovaniSi è conclusa lo scorso 16 settembre la  visita della delegazione composta da Carla Cocilova di Arci Toscana e  Giovanni Forte dell’Unione dei Comuni della Valdera, tra Erbil e  Dohuk, le due località irachene dove, dal 2013 Arci Toscana (insieme a “Un ponte per”, “Tavola della Pace e della Cooperazione della  Valdera”, l’Unione dei Comuni della Valdera e il Comune di Pisa) ha avviato un ambizioso progetto di cooperazione e inclusione dei giovani  appartenenti alle minoranze, finanziato dalla UE. Seppur con alcune modifiche in corso d’opera, causate dall’occupazione  di molti territori e città – tra cui Mossul e Sinjar, che avrebbero  dovuto far parte della rete di cooperazione – da parte delle milizie  islamiche del Daesh nell’agosto 2014, il progetto in questi anni ha  preso forma.

Presenti anche nei campi profughi Sono, infatti, stati inaugurati due centri giovanili e culturali, due  “Circoli della Pace” in cui ragazzi e ragazze di diversi gruppi etnici  e religiosi – sunniti e sciiti, yazidi, cristiani e Ka’k – parlano di  promozione culturale, non violenza, peace building, e praticano  attività sportive, costruendo luoghi in cui organizzare attività  ricreative e culturali, fare proposte, partecipare, fare formazione. I giovani dei centri, entrambi nel territorio del Kurdistan iracheno,  collaborano anche con le Ong locali nella gestione dei campi profughi  dei siriani che, solo in questo territorio, sono circa 1 milione,  dislocati in diversi campi.

Missione Libano «Arci Toscana – ha spiegato il presidente del comitato regionale Gianluca  Mengozzi –  in questo momento di emergenza umanitaria in cui  l’accoglienza e la costruzione di politiche di pace sono temi  imprescindibili per tutti e per ognuno, vuole rilanciare il proprio  impegno. E lo fa non solo sul territorio regionale, con l’attività di  accoglienza, i servizi offerti a chi arriva in Toscana e le attività  per l’integrazione, ma anche in campo internazionale». Molti i progetti che Arci Toscana porta avanti da  decenni sia in Medio Oriente sia in altre realtà, dal Perù alle  Filippine, passando per l’Africa sub-sahariana. «La costruzione di un mondo di pace è tra i nostri valori fondanti – ha continuato Mengozzi – per questo ci sembra doveroso, oggi più che mai,  intensificare il nostro impegno per costruire una società fondata sui  pilastri del dialogo e del rispetto dei diritti di ognuno». E proprio per questo una delegazione di ARCI Toscana nei prossimi  giorni sarà in Libano, dove sono già attivi alcuni progetti di  cooperazione e dove altri stanno per prendere forma.

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