Sono 4 gli indagati in Toscana, tutti minorenni, nell’ambito dell’inchiesta della Procura distrettuale e della Procura per i minorenni di Catania per detenzione e divulgazione di pornografia minorile. Secondo quanto emerso, due sono residenti a Livorno, uno a Prato e uno a Firenze. La Polizia Postale ha perquisito le loro abitazioni, dove sono stati effettuati sequestri di materiale informatico. In due casi sarebbero state inizialmente indagate le madri dei minorenni, in quanto intestatarie delle utenze telefoniche finite sotto la lente degli investigatori, poi risultate in uso dai figli.

L’inchiesta vede 51 persone indagate in diverse regioni italiane e tra loro 30 sono minorenni. Le indagini hanno preso avvio dopo la denuncia della madre di un adolescente che si era accorta della presenza nello smartphone del figlio di immagini erotiche di minori pubblicate su due gruppi WhatsApp, ai quali il figlio aveva aderito, chiamati “Tana della Luna” – da cui il nome dell’operazione – e “scoobyDank”, che inizialmente condividevano immagini e video di torture, suicidi e simili. La Polizia Postale ha acquisito il contenuto dello smartphone, che la donna ha consegnato spontaneamente, e quello dei gruppi Whatsapp, individuando così circa 300 persone che vi avevano aderito e riuscendo ad identificare quelle che avevano divulgato o richiesto video e immagini di pornografia minorile, con vittime anche in età infantile.

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