Dal 21 giugno al 25 luglio i bambini dei centri estivi fiorentini in visita al Giardino di Boboli saranno accolti da un gruppo di studenti dei dipartimenti di Comunicazione e didattica dell’Arte e di Arti Visive, impegnati per circa un mese in un tirocinio formativo nell’Area Scuola e Giovani del Dipartimento per l’educazione delle Gallerie degli Uffizi. Il progetto, coordinato dai docenti Cristina Frulli (Storia dell’Arte), Federica Chezzi (Pedagogia e didattica dell’arte) e Alessandro Baldanzi (Illustrazione editoriale) per l’Accademia di Belle Arti e da Silvia Mascalchi per gli Uffizi, si inserisce nell’ambito della mostra Costruire un capolavoro: la Colonna Traiana, in programma presso la Limonaia del Giardino di Boboli dal 20 giugno al 6 ottobre prossimo.

La Colonna Traiana Una mostra, quella dedicata alla Colonna Traiana, in cui i curatori Giovanni De Pasquale e Fabrizio Paolucci hanno voluto ripercorrere il viaggio dei colossali blocchi marmorei che compongono l’opera: dalle cave di Luni, a 800 metri di altitudine, furono trasportati fino al Portus Romae percorrendo 200 miglia marine, e poi fino alla capitale risalendo il Tevere, dove il monumento, 17 rocchi dal peso di 20-30 tonnellate ciascuno e un capitello sommitale di circa 40 tonnellate, fu innalzato. Nei laboratori didattici, ispirati alla mostra, i piccoli saranno guidati nella rielaborazione artistica della Colonna Traiana e delle macchine che furono costruite e impiegate per innalzarla: con disegni sulle tecniche costruttive dell’opera e la realizzazione di macchine di fantasia. E se la Colonna Traiana è una storia lunga quasi 40 metri e pesante più di 500 tonnellate, i bambini impareranno a costruirsi la propria colonna istoriata con l’ausilio di un solo foglio di carta. Nel corso delle attività i partecipanti saranno, quindi, accompagnati in un percorso di comprensione del valore della resa artistica e della bellezza compositiva e narrativa della figurazione della Colonna Traiana, che con sapienza talora descrittiva o all’occorrenza sintetica, illustra con grande efficacia le campagne militari di Traiano in Dacia. Fra i temi oggetto dei laboratori anche le fontane del Giambologna e le statue dei giochi antichi collocate nel Giardino. La collaborazione con l’Area Scuola e Giovani del Dipartimento per l’educazione delle Gallerie degli Uffizi è resa possibile grazie a una convenzione siglata recentemente, che oltre a portare gli studenti a fianco di professionisti dell’educazione museale – fondato nel 1970 da Maria Fossi Todorow, quello degli Uffizi è stato il primo dipartimento dedicato all’educazione e alla didattica museale in Italia – ha anche il merito di riportare alla luce lo storico legame che sussiste fra le due istituzioni. Dagli anni della rifondazione dell’Accademia di Belle Arti, voluta da Pietro Leopoldo di Lorena nel 1784, e fino all’unità d’Italia, infatti, la carica di presidente dell’Accademia fu unita a quella di direttore della Galleria degli Uffizi.

 

Articolo precedenteSiena città di cultura? Sì, ma cambiando la cultura della città
Articolo successivoPornografia minorile. Diffusione video on line, 51 indagati in tutta Italia. 4 sono minori toscani