«Gli infermieri non sono autisti. Sono anni che sosteniamo che la guida di autoambulanze e automediche non fa parte delle competenze infermieristiche. Già un anno fa l’Ordine aveva chiesto alla Regione Toscana e all’Asl Toscana Centro di aprire un tavolo di confronto sul tema». Così Danilo Massai, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) interprovinciale Firenze-Pistoia, sul tema della guida dei mezzi di soccorso da parte degli infermieri. Oggi, spiega una nota, l’Opi di Firenze e Pistoia torna sul tema a seguito della protesta degli infermieri del servizio emergenza-urgenza 118 di Volterra (Pisa).

La protesta Questi, dopo il trasferimento d’ufficio di una collega che si era rifiutata di mettersi al volante, hanno deciso che non guideranno più i mezzi di soccorso. Una protesta che nasce dopo che qualche settimana fa a un’altra infermiera che, per aver provocato un incidente mentre si trovava alla guida di un’automedica, è stata condannata dal tribunale di Massa Carrara. La pena: 2 anni di reclusione, una multa di 6mila euro e la sospensione della patente. Per Opi, quello di autista non solo è un ruolo che non rientra nel profilo professionale dell’infermiere, ma determina anche problematiche legate al reato di omicidio stradale, introdotto nel 2016. «Siamo vicini alla collega di Massa Carrara e ai colleghi di Volterra che hanno scelto di dire basta a questa abitudine – aggiunge Massai -. È evidente che l’impiego degli infermieri come autisti non è più sostenibile non solo per lo svilimento della figura professionale ma per le sue possibili implicazioni civili e penali. Una questione nota alle istituzioni ma che ad oggi non è regolamentata la materia. Chiediamo ancora una volta che sia trovata al più presto una soluzione».

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