Esperienza italiana con i minori stranieri non accompagnati “best practice” europea. A pochi mesi dalla presentazione del Piano d’azione 2010-2014 sui minori non accompagnati da parte della Commissione europea, l’AnciI promuove la buona prassi italiana di gestione di un fenomeno che ha raggiunto negli ultimi anni dimensioni considerevoli. Solo nel 2008 i Comuni hanno garantito la protezione di oltre 7700 minori, provenienti da tutti i continenti, principalmente da Africa, Asia ed Europa.


L’esperienza italiana – Promuovere un lavoro di rete fra i diversi livelli di governo, da quello europeo fino a quello locale, per stabilire procedure di gestione condivise e’ la strategia scelta dal Programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati, promosso e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato dall’Anci a partire dal 2008.L’incontro di Bruxelles rilancia la necessità di un confronto fra le diverse realtà locali e nazionali che realizzano interventi di accoglienza e la Commissione europea, che col Piano d’azione sui minori non accompagnati offre un quadro di riferimento capace di istituzionalizzare metodi e sistemi gia’ sperimentati con successo a livello nazionale e di proporre nuovi stimoli per giungere ad un sistema europeo dell’accoglienza. “Alcuni degli obiettivi presenti nel piano Ue guidano gia’ da tempo l’operato dei Comuni italiani nella protezione e integrazione dei minori non accompagnati – afferma il sindaco di Padova Flavio Zanonato, vicepresidente dell’Anci con delega all’immigrazione – , mentre per altri l’impulso dell’Europa permettera’ di andare ancora piu’ avanti. Le istituzioni centrali e locali italiane stanno sperimentando, nel quadro del Programma di protezione, misure innovative in materia. Crediamo sia necessario rafforzare la cooperazione con gli altri Stati europei per far si’ che l’Italia non sia solo luogo di frontiera ma il primo passo per un’accoglienza positiva da parte di tutto il continente’’.


Siena

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