provincia_arezzo_occupataContinuano le proteste da parte dei dipendenti delle Province contro la riforma che svuoterà gli enti di competenze e imporrà tagli drastici alle spese e di conseguenza al personale. Dopo le occupazioni di ieri, le manifestazioni continuano anche oggi. A Pisa è andato in scena il corteo dei dipendenti che hanno esposto due striscioni lungo l’Arno. Nel primo, appeso alla balaustra del Ponte di Mezzo, è stato scritto «Provincia licenziata, piena incontrollata», con riferimento alle competenze dell’ente in materia di difesa del suolo. Analogo tema per il secondo striscione: «Renzi alla prossima piena i panconcelli li metti te». A Grosseto è stata occupata la sala consiglio della Provincia, ricalcando la formula adottata. Ad Arezzo un drappo nero a lutto è stato steso sui banchi della Sala dei Grandi dai dipendenti, che hanno issato uno striscione con la scritta «Strade, scuole e territorio, servizi provinciali da garantire». A Livorno è andato in scena un flash mob di protesta davanti alla sede dell’amministrazione provinciale.livorno_cgil_flashmob_occupazione_provincia

La lettera ai dipendenti «Caro cittadino della Provincia di Siena». Inizia così la lettera aperta destinata ai cittadini da parte dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali dell’ente senese. «Abbiamo sempre prestato il nostro servizio con dedizione e responsabilità – si legge nel documento – oggi però le politiche scellerate del governo stanno mettendo a serio rischio la prosecuzione dei servizi che eroghiamo da anni». L’allerta è sui servizi a rischio come manutenzione di strade provinciali, scuole e argini dei fiumi, compiti di protezione civile, tutela ambiente e fauna, centri per l’impiego.  «Verranno a mancare – accusano i sindacati – molte unità di personale spesso altamente specializzato, la cui formazione è costata anni di lavoro». Quindi l’amara conclusione: «Buon Natale, voi senza servizi, noi senza posti di lavoro».

 

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