E’ una Toscana tra luci e ombre quella che emerge dalla classifica generale sulla qualità della vita nella città italiane de Il Sole 24 ore che ha incoronato Belluno.

Le città toscane in classifica Se Firenze scivola dal settimo al dodicesimo posto (risultando però prima del macro-settore cultura e tempo libero, sorpassando Roma prima lo scorso anno), Siena mantiene l’undicesimo posto nella classifica generale, Livorno è diciassettesima e perde 3 posti, crescono invece Arezzo, 21esima dopo aver recuperato 13 posizioni e Prato, che ne risale 15 ed è 38esima. Pisa scivola al 47esimo posto perdendo 16 posizioni, Grosseto ne perde 2 ed è 53esima, Lucca è 54esima mentre nel 2016 era 36esima, Massa Carrara perde 23 posizioni si ritrova 72esima, Pistoia col 76esimo posto è ultima in Toscana, dopo aver perso 15 posizioni.

L’indagine L’indagine viene realizzata misurando ricchezza e consumi, lavoro, ambiente e servi, demografia, giustizia e sicurezza e cultura. Da quest’anno vengono presi in esame parametri nuovi come acquisti online, gap retributivo di genere, spesa in farmaci, consumo di suolo, anni di studio degli over 25 e indice della litigiosità nei tribunali. Vien fuori che sono le Alpi il comun denominatore del buon vivere, visto che i primi sette posti della classifica sono occupati da province di montagna. E anche che il divario tra Nord e Sud tende sempre più ad ampliarsi, tanto che per trovare la prima provincia meridionale bisogna scendere fino al 52esimo posto di Oristano. Le aree centro-settentrionali, infatti, non solo ribadiscono i loro primati storici negli indicatori economici, dalla ricchezza al lavoro, ma guadagnano spazio anche in ranking, come demografia e tempo libero, un tempo appannaggio dei territori del Sud.

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