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FIRENZE – Il Consiglio regionale della Toscana si appresta ad approvare il bilancio preventivo per il 2026, già validato dalla giunta, che ammonta a 12,9 miliardi di euro. Di questi, 8,2 miliardi sono destinati alla sanità regionale.

«È quanto prevediamo ci costi in più la sanità», spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani, sottolineando come la cifra aggiuntiva di 172 milioni sia una previsione contenuta, soprattutto se paragonata agli anni precedenti, quando si arrivava anche a 500 milioni in più. Giani auspica che nel 2026 la spesa sanitaria non superi i 8,2 miliardi stanziati dal fondo sanitario nazionale.

Il bilancio sarà esaminato dalle commissioni, costituite da poche settimane, per poi andare in aula per l’approvazione prevista intorno al 17-18 dicembre. Al momento, il documento contiene «un numero limitato di singoli provvedimenti», per lo più già previsti da altre variazioni di bilancio e mai concretizzati, con l’obiettivo di snellire i tempi ed evitare l’esercizio provvisorio in caso di mancato via libera entro fine anno.

«I consiglieri ne hanno conoscenza — dice Giani — e, di conseguenza, questo mi fa sperare che non si perda tempo in discussioni che allungano i tempi. È interesse di tutti approvare il bilancio subito». Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Chiara La Porta, replica però a stretto giro: «Non voteremo a scatola chiusa. Respingiamo al mittente l’appello a non perdere tempo: se avremo tempi strettissimi, lo si deve ai litigi in maggioranza».

Tra le novità spiccano i 23 milioni destinati al reddito di inserimento lavorativo, definito dallo stesso Giani come «[un po’ il reddito di cittadinanza alla Toscana». Questo sosterrebbe coloro che hanno perso ammortizzatori sociali, offrendo 9-12 mesi di formazione e un bonus mensile tra 600 e 700 euro. I fondi sono perlopiù nazionali, e la misura debutta proprio nel 2026; i numeri dei beneficiari sono ancora da definire ma potranno essere adeguati in base ai risultati.

Francesco Casini, capogruppo di Italia Viva, puntualizza che non si tratta di un sussidio assistenziale, bensì di un incentivo legato alla formazione e alla ricerca di lavoro, evidente distacco dal reddito di cittadinanza «spesso percepito come reddito di poltronanza».

Per quanto riguarda gli investimenti, quasi 700 milioni saranno destinati al trasporto pubblico. Il presidente Giani evidenzia anche il recupero record dell’evasione fiscale regionale: circa 200 milioni all’anno, con un tasso di recupero del 13,8%, tra i più alti in Italia, soprattutto su bollo auto, Irap e Irpef. Tuttavia, l’addizionale Irpef non verrà ridotta, a meno che il governo non sciolga il nodo del payback sui dispositivi medici.

Le risorse previste sono vincolate per 2,2 miliardi, mentre quelle libere ammontano a 1,5 miliardi. Gli investimenti regionali per il triennio 2026-2028 ammontano a 920 milioni, di cui 420 previsti per il solo 2026. Tra i progetti principali figurano 10 milioni per l’ampliamento della Fi-Pi-Li nel tratto Firenze-Scandicci, 10 milioni per impianti sportivi e iniziative di valorizzazione del territorio, 5 milioni per la tramvia di Sesto Fiorentino, oltre ai 200 milioni destinati alla Darsena Europa a Livorno.

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