Modificare o revocare l’ordinanza che haampliato la zona di mare interdetta allo svolgimento dell’attività marittima, dell’attività subacquea e dell’attività di superficie, in prossimità dell’isolotto de “Le Scole”. E’ quanto richiesto dal Comune di Isola del Giglio, per tramite dei propri avvocati, al Procuratore capo Francesco Verusio in relazione all’ordinanza di rimodulazione degli spazi interdetti a seguito del naufragio della Costa Concordia emessa dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto S. Stefano. In particolare, nell’istanza, il Comune chiede che, “tenuto conto degli imprescindibili ed insopprimibili interessi economici della popolazione di Isola del Giglio, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto S. Stefano, acquisito il parere della Procura della Repubblica di Grosseto, voglia disporre, in autotutela, l’immediata revoca dell’ordinanza o, quanto meno, disponga, sempre in autotutela, la riduzione dell’area che è stata interdetta all’espletamento dell’attività marittima, subacquea e di superficie”.
 
«Occorre garantire – ha detto il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli – l’attuazione, in concreto, degli interessi turistici ed economici della popolazione, tutta, del nostro territorio. Nel ringraziare il lavoro fin qui svolto dalla Procura di Grosseto, le istituzioni sono, naturalmente, come sempre, disponibili ad un confronto con le autorità interessate con l’obiettivo di individuare un giusto compromesso che salvaguardi le legittime aspettative dei cittadini e degli operatori economici nell’ambito di questa triste vicenda».
 
Nell’area interessata, infatti, ci sono punti di attrazione e interesse turistico di notevole valore. Una scultura che raffigura due delfini e un subacqueo, la Madonna Stella Maris, la statua del Cristo del Giubileo del 2000 benedetta da Giovanni Paolo II, un’ancora ammiraglia e la presenza di flora e fauna marina di notevole interesse per le escursioni dei diving.
 

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