Gli effetti dei cambiamenti climatici sulle attività agricole, gli scenari futuri e l’introduzione di nuove strategie imprenditoriali votate all’innovazione tecnologica. Saranno questi i temi al centro del convegno “Uso sostenibile delle risorse idriche in agricoltura – Cambiamenti climatici e possibili strategie future " in programma venerdì 19 ottobre alle 9 nella sala dei Grandi(Provincia di Arezzo). A promuoverlo l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Arezzo in collaborazione con il Collegio Periti Agrari della Provincia di Arezzo.
«L’obiettivo che ci poniamo in qualità di professionisti dell’ambiente – spiega Mauro Mugnai presidente dell’ Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Arezzo – è quello di capire gli effetti dei cambiamenti climatici in atto che interessano i nostri territori, riflettendo su come l’ambiente che ci circonda possa cambiare e in che modo questo possa influire sugli scenari futuri, sulle opportunità economiche, sulle tecniche  impiegate per le produzioni tradizionali e le nuove strategie imprenditoriali legate all’innovazione tecnologica».
Ai Dottori Agronomi e Forestali che parteciperanno al convegno saranno riconosciuti 0,5 Crediti formativi.
 
Il programma –I saluti istituzionali saranno affidati a Giuliano Giuliarini, presidente del Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati della Provincia di Arezzo; a Mauro Mugnai, presidente dell’ Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Arezzo, al consigliere nazionale Giuliano D'Antonio che porterà i saluti del CONAF e a Andrea Cutini, assessore all’agricoltura della Provincia di Arezzo. Nel corso del convegno interverranno Anna Dalla Marta del dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali, del suolo e dell’Ambiente Agroforestale – Università di Firenze; Stefania Nuvoli della Gestione e Tutela delle Risorse Idriche per Uso Agricolo – Regione Toscana; Paolo Storchi, del CRA – Unità di ricerca per la viticoltura, Arezzo; Riccardo Gucci del dipartimento di Coltivazione e Difesa delle Specie Legnose – Università di Pisa; Alfredo Di Filippo del dipartimento DAFNE – Università della Tuscia – Viterbo; Mladen Todorovic dell’ Istituto Agronomico Mediterraneo, Bari e Erminio Riezzo di Sysman Progetti & Servizi Srl, Bari. Seguiranno contributi di operatori con informazioni tecniche e interventi.
 

Articolo precedenteIl sogno di un impianto sportivo diventa incubo. L’Asta Taverne: «Ac Siena, forze politiche e Banca rispettino i patti»
Articolo successivoDemocratici contro. I Popolari tendono la mano. Ma portano a Siena i big Clini, Fioroni, Bonanni