A Firenze arriva il bike sharing a flusso libero che metterà a disposizione dei cittadini del capoluogo di regione toscano ottomila biciclette già nella prima fase. Lo ha deciso la giunta di Palazzo Vecchio dando il via libera alla proposta presentata dall’assessore alla ‘Smart City’, Giovanni Bettarini, per la realizzazione di un nuovo servizio di bike sharing, che non sarà a stazioni fisse ma a flusso libero. Con la delibera si dà mandato ai tecnici della direzione Mobilità di predisporre l’avviso pubblico per manifestazione di interesse a svolgere il servizio. «Una svolta che consentirà di mettere a disposizione dei cittadini fino a ottomila biciclette con un servizio di bike sharing innovativo a flusso libero – ha detto l’assessore Bettarini – Un sistema che, grazie alla georeferenziazione, garantisce maggiore flessibilità, economicità ed efficienza comportando minori costi di gestione e manutenzione rispetto a quello tradizionale a stazioni fisse. Il tutto senza bisogno di pubblicità e con il vantaggio di portare l’utente nel posto esatto in cui deve andare. È il sistema più evoluto presente nelle grandi capitali del mondo, un esempio su tutti Shanghai, e va a completare il quadro della mobilità sostenibile di Firenze».

L’assessore Giorgetti: «In città fino a 8mila bici» «Si tratta di un atto importante – ha sottolineato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – che modifica il tradizionale Bike Sharing con le stazioni in un modello ‘free flow’ come l’attuale Car Sharing che ha riscosso un forte apprezzamento da parte della cittadinanza. In questo modo inoltre prevediamo di arrivare a dotare la città di un servizio più capillare, che prevede fino a 8.000 biciclette rispetto al precedente progetto che in 65 stazioni poteva contenere 975 mezzi. È un grande passo avanti verso la mobilità ciclabile in città e soprattutto nel centro storico».

Gps e smartphone per localizzare le bici Il bike sharing a flusso libero non necessita di stazioni per il ritiro e la riconsegna delle bici, che potranno essere lasciate ovunque consentito e individuate attraverso sistemi di posizionamento Gps e smartphone. Il servizio consente di utilizzare il veicolo senza vincoli di prenotazione o luogo di sosta, con una diffusione territoriale più estesa e più capillare rispetto al bike sharing a postazione fissa. Le caratteristiche tecniche prevedono un sistema di gestione completamente automatizzato per l’utente, che dovrà poter visualizzare le biciclette disponibili, prenotarle, sbloccarle a inizio utilizzo e bloccarle al termine, pagare, segnalare guasti, malfunzionamenti o comportamenti scorretti da parte di altri utenti, tutto tramite un’apposita applicazione per smartphone. Il servizio dovrà essere assicurato per tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24. Il numero di biciclette previste per la prima fase va da mille a ottomila.

Articolo precedenteCon Jovanotti anche la Valdorcia diventa reggae
Articolo successivoEmergenza carcere. L’allarme del Garante dei detenuti: «In Toscana è tornato il sovraffollamento»