HX esoscheletro di mano. Credits Scuola Superiore Sant'AnnaNasce in Italia, a Pisa, la prima palestra mondiale dei robot indossabili, uno spazio dove i pazienti affetti da patologie neurologiche gravi come l’ictus, potranno seguire programmi personalizzati per riabilitare gli arti superiori. È l’obiettivo di un nuovo progetto di ricerca – il suo nome è “Ronda” – coordinato dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Altri partner sono l’Unità di Neuroriabilitazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, l’Istituto di Neuroscienze del Cnr a Pisa, Ausl Toscana Nord Ovest; al progetto collaborano due spin off della Sant’Anna, attive nel settore biomedicale e della riabilitazione: Humanware e Wearable Robotics.

Silvestro Micera
Silvestro Micera

Il progetto  “Ronda”, acronimo di “RObotica indossabile personalizzata per la riabilitazioNe motoria Dell’arto superiore per i pAzienti neurologici”, ha una durata di 24 mesi, con un termine previsto per la primavera 2018, ed è stato finanziato in larga parte, con un milione di euro circa, a fronte di un costo totale di un milione e 700mila euro. «Con professionalità e innovazione – spiega il coordinatore Silvestro Micera – il progetto ‘Ronda’ pone le basi per creare un polo clinico regionale di eccellenza, unico in Italia, garantendo alla Toscana una posizione di avanguardia nel campo della riabilitazione motoria post-ictus a livello nazionale ed internazionale». Nel corso del progetto una palestra con robot indossabili sarà collocata presso l’Unità di Neuroriabilitazione dell’Ospedale di Cisanello (Pisa), e un’altra presso l’ospedale Versilia, a Viareggio. Grazie a “Ronda” i pazienti potranno beneficiare delle opportunità che derivano dall’unione di strumenti tecnologici innovativi, sotto forma di robot indossabili, e di approcci riabilitativi personalizzati. L’unione dei due fattori, calibrati sulle capacità motorie residue di ogni paziente, offriranno la migliore e più efficace terapia possibile durante tutto il percorso di riabilitazione successivo ad un ictus.

Alex, sistema commercializzato dalla Wearable Robotics, partner di Ronda e spin-off della Sant'Anna. Credits Wearable RoboticsCome funziona  La palestra sarà equipaggiata con almeno cinque stazioni di riabilitazione, che garantiranno altrettanti metodi personalizzati per la riabilitazione: due sistemi robotici indossabili per la mobilizzazione della spalla e del gomito specializzati rispettivamente per pazienti neurologici con ridotta capacità motoria ed affetti da elevata spasticità o con moderate capacità motorie residue; dispositivi robotici per riabilitare la mano e il polso, una nuova interfaccia tra uomo e macchina che consenta al paziente di sfruttare le capacità residua dei muscoli dell’arto superiore per controllare i robot indossabili; un sistema di realtà virtuale per la presentazione degli esercizi in uno scenario motivante, adattare la difficoltà degli esercizi alla capacità residua motoria del paziente e stimolare le capacità cognitiva. Ogni partner scientifico di “Ronda” seguirà una parte del progetto complessivo. L’Istituto di Biorobotica e l’Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant’Anna si occuperanno in maniera congiunta di sviluppare e realizzare le soluzioni robotiche indossabili; di ideare le interfacce uomo-macchina e strumenti di realtà virtuale, mentre dell’analisi della possibilità di immettere sul mercato i nuovi sistemi robotici indossabili si occuperanno le spin off HumanWare e Wearable Robotics.  L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, l’Ospedale Versilia e la riabilitazione dell’area pisana, si occuperanno del reclutamento dei pazienti, dello sviluppo dei protocolli riabilitativi personalizzati e della loro applicazione su gruppi di pazienti affetti da esiti di ictus. L’elaborazione di proposte di riabilitazione post ictus personalizzabili, basate su analisi di segnali elettrofisiologici, sarà garantita dai laboratori dell’Istituto di Neuroscienze del Cnr.

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