SIENA – E’ rimasta per mesi un oggetto misterioso, e in parte lo è ancora. La Fondazione Antico Spedale Santa Maria della Scala adesso è chiamata a un ruolo da protagonista.

Per i prossimi cinque anni dovrà gestire i servizi culturali del complesso museale. Nell’affidamento deciso dall’amministrazione di Siena è stato delineata anche la pianificazione fino al 2025. Tra i compiti dell’organismo guidato da Lucia Cresti la conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico, la definizione completamento della rete museale, ricerca, progettazione e sperimentazione, anche in collaborazione con istituti di ricerca, università, aziende nazionali e internazionali. L’altro obiettivo è il coinvolgimento di realtà private che possano supportare e finanziare l’azione della Fondazione. La stessa avrà una dotazione annuale di 350 mila euro, più una straordinaria di 250 mila euro. Il Comune “cederà” alla struttura anche otto dipendenti della direzione Turismo.

Per quanto riguarda le forme di collaborazione, la società Sigerico ha accordato la disponibilità a redigere il bilancio della fondazione con i necessari adempimenti contabili, a titolo gratuito, fino all’implementazione di apposita struttura amministrativa idonea. Al soggetto presieduto da Massimo Castagnini sono stati affidati anche altri servizi: sorveglianza, biglietteria e portineria, servizi didattici e altro. Per il servizio di bigliettazione i ricavi saranno devoluti direttamente alla Fondazione, mentre per gli utili derivanti dalla gestione della caffetteria e dell’ostello, questi saranno corrisposti su base annua con l’approvazione del bilancio societario. Opera Laboratori avrà la gestione del servizio di bookshop, per il quale la società corrisponde un canone annuo di affitto e una percentuale sul fatturato.

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