papaSaranno meno di 24 ore quelle che trascorrerà fra Firenze e Prato il prossimo 10 novembre il Santo Pontefice Francesco I eppure l’evento in Toscana e soprattutto nelle due città sopracitate catalizzerà l’attenzione di tantissimi addetti ai lavori, ed in particolare i media. Se a livello di fedeli sono attesi nelle cittadine presiedute da Matteo Biffoni e Dario Nardella circa 100 mila persone, con prenotazioni alberghiere che hanno fatto registrare fin dal prossimo week-end il ‘sold-out’, oggi l’ufficio stampa dell’Arcidiocesi fiorentina che si coordina con la sala stampa del Vaticano, ha fatto sapere che sono stati accreditati 852 giornalisti, con movimenti per i media che proprio il giorno 10 novembre saranno assai limitati.

Il sindaco chiede la collaborazione della città Da lunedì mattina, 9 novembre, sarà aperta la sala stampa allestita in Fortezza da Basso, mentre a livello di punti per i media saranno allestite tribunette al fianco del Battistero di San Giovanni ma non in Piazza San Marco, quest’ultima una delle tappe più importanti della visita di Papa Francesco a Firenze. Ad accogliere il Pontefice nel capoluogo di regione la mattina del 10 saranno soltanto tre autorità: il Prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida, il sindaco della città, Dario Nardella ed il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani. Non il premier Matteo Renzi che è atteso il 10 a Milano per raccontare cosa intende fare il governo dell’area utilizzata fino a sabato scorso per l’Expo mentre l’ex primo cittadino di Firenze ed oggi capo dell’Esecutivo dovrebbe assistere alla funzione del Santo Padre nel pomeriggio, a partire dalle ore 15,30, all’interno dello stadio ‘Franchi’. «Mi aspetto una partecipazione straordinaria per la presenza del Papa a Firenze e proprio per questo chiedo a tutti i fiorentini e ai residenti dell’area metropolitana di collaborare al massimo, adattando i propri spostamenti all’eccezionalità del 10 novembre – ha detto il sindaco di Firenze Nardella – Senza questa collaborazione sarà difficile garantire che tutto vada per il meglio. La chiusura solo di alcune scuole? Come sindaco rappresento l’intera comunità e ho ritenuto di non dover obbligare studenti e famiglie non credenti o non interessate all’evento a rinunciare ad un servizio pubblico. Per questo abbiamo chiuso solo le scuole inevitabilmente interessate dai tragitto del Pontefice e dalla chiusura dei percorsi. E ho voluto anche assecondare il desiderio degli organizzatori e della Santa Sede di mantenere il più possibile una dimensione di normalità alla giornata».

L’arcivescovo Betori: «Non c’è da pensare solo al Papa» «Preoccupazioni per l’organizzazione non ne ho –ha aggiunto l’arcivescovo di Firenze Betori – Tengo molto a ribadire che qui si celebrerà il Convegno Ecclesiale Nazionale, nel cui ambito ci sarà la visita del Papa, che viene per dialogare con le chiese d’Italia, rappresentate dai loro vescovi e delegati. Poi ci sarà il tradizionale incontro con il popolo di Dio nella Santa Messa allo stadio Franchi. Un incontro arricchito da due gesti: la preghiera a Maria alla Santissima Annunziata e il pranzo con i poveri. Questo è il quadro. Non c’è da pensare solo al Papa, ma anche ad altre 2.200 persone che saranno in città per quattro giorni. Grazie alla collaborazione con le istituzioni e le realtà fiorentine tutto però sta andando bene».

Le modifiche alla viabilità Una particolare attenzione alle modifiche apportate alla sosta e alla viabilità, un forte invito ad usare i mezzi pubblici che per l’occasione saranno potenziati e l’appello a modificare gli orari dei propri spostamenti in base al programma della giornata e a controllare la segnaletica che sarà posizionata sulle strade. E’ quello che chiede l’amministrazione comunale di Firenze a tutti i fiorentini e a tutti i fedeli che il prossimo 10 novembre saranno a Firenze per Papa Francesco. Dato l’evento eccezionale e storico per la città, e in previsione di un grande afflusso di pellegrini sia per seguire la Messa del Papa allo Stadio Artemio Franchi che per salutare il Santo Padre in centro storico, sono state individuate due grandi aree dove sarà modificata la disciplina di transito: l’area estesa Centro Storico e l’area estesa Campo Marte. All’interno di queste due zone sono state individuate altre due aree dove la presenza dei pellegrini si concentrerà e dove i divieti al transito e alla sosta saranno pressoché totali per motivi di ordine e sicurezza pubblici: l’area ristretta centro storico e l’area ristretta Campo Marte.

Articolo precedenteSos risorse per lo studio. UniFi, il neo-rettore Dei lancia l’allarme
Articolo successivoCarica fatale. Un cervo lo attacca nel recinto, muore nel pistoiese