Foto Pixabay

«Dopo tre giorni di digiuno che, com’è stato per quello a cui mi sono sottoposto nel luglio scorso, ha il senso di richiamare l’attenzione di tutti sulla assoluta mancanza di prospettiva sui molti problemi irrisolti nelle carceri toscane, posso dire che l’obiettivo è in dirittura d’arrivo». Lo dichiara il Garante dei detenuti della Toscana, Franco Corleone, che motiva la sua ‘previsione ottimistica’ sulla base dei riscontri positivi ottenuti nel corso dell’audizione svolta dalla Commissione regionale Sanità sulla vicenda del carcere di San Gimignano (Siena) e sulla base dei contatti informali con il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Antonio Fullone, «che, pregandomi di sospendere lo sciopero della fame, mi ha preannunciato risposte definitive sui problemi aperti per martedì prossimo, in occasione dell’appuntamento pubblico in cui presenterò il bilancio di fine mandato».

Resoconto dell’attività il 22/10 Corleone, il cui mandato iniziato nel 2013 scadrà il 26 ottobre prossimo, presenterà il resoconto dell’attività martedì 22 ottobre alle 9,30 nella sala Gonfalone del palazzo del Pegaso. «Quello di martedì – spiega Corleone – sarà un appuntamento a cui prenderanno parte anche il Provveditore regionale, gli operatori del sistema carcerario e le associazioni. In considerazione della situazione del mondo del carcere, della quale non può farsi carico solo la mia persona o chi prenderà il mio posto, chiederò a tutti questi attori un impegno straordinario per portare a soluzione i problemi aperti», quali lavori non ancora conclusi per la sezione femminile di Pisa; la seconda cucina per la sezione penale del carcere di Sollicciano; i lavori propedeutici per il Teatro del carcere di Volterra; altri interventi vari nel penitenziario di Volterra; la cucina per la sezione di Alta sicurezza del carcere di Livorno; la definizione del ruolo del direttore a San Gimignano; le infiltrazioni di acqua nel carcere di Massa; l’approvazione di cambio di destinazione del Gozzini, che potrebbe in futuro ospitare la sezione femminile di Firenze; la sezione trattamentale a Lucca; la chiusura ancora da definire del carcere di Grosseto; l’apertura della sede per la semilibertà a Pistoia; la Casa della semilibertà a Firenze e il progetto Icam per le detenute con figli.

Articolo precedenteDecessi misteriosi. Altri due cavalli morti in centro di recupero a Volterra, Ihp: «Vogliamo risposte»
Articolo successivoSiena e Panama: responsabilità e sviluppo della città. Intervista al rettore dell’Università di Siena Francesco Frati