«Ci ha lasciato un grande fiorentino, un maestro, un fine intellettuale che ha insegnato tanto a chi come me ha iniziato a far politica da giovane. Con i suoi libri tradotti in tutto il mondo ci ha dato la possibilità di formarci in maniera approfondita su temi come regimi democratici e sistemi di partito, ponendosi come un punto di riferimento». Così il sindaco di Firenze Dario Nardella appresa la notizia della morte del politologo ed intellettuale fiorentino Giovanni Sartori, editorialista de Il Corriere della sera e preside della facoltà di Scienze politiche Cesare Alfieri dell’Università di Firenze dal 1969 al 1971. «Di Sartori ci mancherà l’arguzia e la capacità di leggere la politica e la società – ha aggiunto il primo cittadino di Firenze -. Ha portato prestigio e lustro alla facoltà Cesare Alfieri, formando generazioni di ricercatori e docenti di materie nel campo delle scienze politiche e ha dato un prezioso contributo al dibattito politico e democratico nazionale e internazionale. Alla famiglia – ha concluso il sindaco – vadano le condoglianze mie personali e della città».

Il governatore Rossi: «Uomo che ha dato grande contributo» «Colpito dalla scomparsa di Sartori anche il governatore della Toscana, Enrico Rossi. «E’ una notizia che ci dispiace molto. E’ un uomo che ha dato un grande contributo al Paese, al dibattito politico, democratico ed elettorale, quindi è un dolore per tutti noi». Poi ricordando come Giovanni Sartori fosse ritenuto da tutti un grande esperto di legge elettorale, ha chiosato: «Chissa’ cosa avrebbe pensato dei capilista bloccati…».

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