PISA – La procura di Pisa ha chiuso le indagini preliminari sulle manganellate agli studenti durante il corteo pro Palestina del 23 febbraio 2024, in via San Frediano a Pisa.
Nove dei dieci poliziotti coinvolti, appartenenti ai reparti mobili di Pisa e Firenze, avrebbero ricevuto l’avviso ex art. 415-bis, che indica come la procura non intenderebbe archiviare il caso.
La posizione di un decimo agente del reparto mobile di Firenze sarebbe invece stata stralciata, almeno secondo quanto trapelato. Gli indagati avrebbero ora venti giorni di tempo per visionare gli atti, presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati. La maggior parte di loro, comunque, avrebbe già reso dichiarazioni nelle prime settimane dopo la notifica degli avvisi di garanzia, provando a documentare il proprio operato.
La vicenda penale potrebbe riflettersi anche su eventuali procedimenti disciplinari e sulle possibili richieste di risarcimento danni da parte degli studenti che finirono al pronto soccorso dopo le manganellate subite durante gli scontri. Sarebbero una decina le parti offese pronte a costituirsi parte civile nel futuro processo. Anche alcune associazioni starebbero valutando di chiedere l’ammissione.
Accanto al fascicolo sui poliziotti, la procura avrebbe indagato anche tredici manifestanti, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, per ipotesi che andrebbero dal mancato preavviso del corteo alla resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Le posizioni degli studenti minorenni sarebbero invece in mano alla procura minorile di Firenze, della quale non si conoscerebbe ancora l’esito.







