radioTVHo passato i cinquant’anni e devo riconoscere che non ho più i riflessi di una volta.

Già ero rimasto colpito, non positivamente, dalla scelta di The Fork – l’app del gruppo Tripadvisor per la prenotazione dei ristoranti – di fare pubblicità, e in maniera abbastanza intensa, sulle care, vecchie reti generaliste della Rai-Tv, che pure tutti diciamo di non guardare più da anni. E di farla con un messaggio come «il miglior ristorante al miglior prezzo… sconti fino al 50% su tutto» che più arcaico, ma concreto, non si può.

La sorpresa è stata ancora maggiore quando ho sentito che uno dei re della sharing economy (o come si chiama adesso…), ovvero Bla Bla Car fa addirittura lo sponsor di presentazione del “Ruggito del Coniglio” su Rai Radio Due, ovvero la trasmissione di Antonello Dose e Marco Presta, che va in onda ogni mattina esattamente da vent’anni. Programma che mi piace molto e che non dimostra certo la sua età, ma che i suoi vent’anni comunque ce l’ha e che non avrei mai pensato potesse fare gola ad una piattaforma web così di avanguardia. Anche qui il messaggio non mi è sembrato dei più sofisticati: «Viaggia con qualcuno, così hai con chi parlare, ti annoi meno e dividi le spese della benzina».

Siccome si sta parlando di gente in gamba, che si è costruita un successo planetario in pochi anni, e che punta tutto sulle nuove tecnologie e sul modo di pensare e di agire dei più giovani, credo che la decisione di investire soldi su Mamma Rai, suoni invece come una ammissione: se vuoi vincere la battaglia, sia essa commerciale o politica, è sempre dalla televisione e dalla radio che devi passare, e pagare pegno sotto forma di soldi sonanti.

Certamente, anche The Fork e Bla Bla Car fanno i loro investimenti su internet e sui canali social, ma evidentemente non basta. E per quanto Facebook sbandieri di avere superato la Cina come numero di “abitanti”, avendo oltre 1,3 miliardi di utenti, e per quanto questi siano social e connessi, poi se vuoi fare numeri, prenotazioni e fatturato, devi rivolgerti sempre a loro, a quelli che guardano la tv ed ascoltano la radio e devi farlo con messaggi che sono quelli di sempre: ti facciamo risparmiare i soldi, della cena, della benzina, dell’autostrada e così via.

Che poi – i miei riflessi sono calati, ma ancora recupero – non è che l’altra faccia di «ti abbassiamo le tasse».

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