Il direttore generale Umberto Giubboni e il presidente Florio Faccendi
Il direttore generale Umberto Giubboni e il presidente Florio Faccendi

Oltre due milioni di utile netto per Banca Cras Credito Cooperativo Toscano-Siena: questo il risultato della semestrale approvata dal cda. Trascorsi appena tre mesi dalla recente fusione con Bancasciano, l’istituto si conferma solido e redditivo e dopo l’operazione di aggregazione esprime un total capital ratio al 16.22 confermando il buon livello di patrimonializzazione, in linea con le medie alte del sistema creditizio. Il patrimonio di vigilanza sfiora i 94 milioni di euro, la raccolta allargata raggiunge il miliardo e mezzo di euro e gli impieghi raggiungono 758 milioni di euro. L’ottimo livello di liquidità ed i risultati conseguiti hanno fatto sì che, tra le varie iniziative, la banca abbia recentemente varato un plafond  di oltre 50 milioni di euro per finanziamenti a privati ed imprese a tassi molto competitivi: un chiaro segnale della volontà di continuare a sostenere i territori di competenza favorendo tutti i possibili spazi per una ripresa economica e contestualmente riprogettando il modello distributivo per sviluppare ancora di più la relazione con soci e clienti utilizzando anche modelli innovativi.

Faccendi: «Un credito cooperativo che si prepara con positività ad affrontare la sfida del nuovo gruppo bancario» «Siamo in linea con le attività programmate nel piano industriale – conferma il presidente Florio Faccendi –  ed abbiamo mezzi e patrimonio per sostenere i territori di riferimento delle nostre 33 filiali in Toscana. Grazie ancora a tutti i nostri soci, oggi in un’ unica coesa compagine dopo l’aggregazione di giugno, che  hanno avuto la lungimiranza di scegliere un progetto che inserisce la nostra banca tra le più dimensionate e strutturate della regione. Un credito cooperativo che – consapevole delle proprie origini – si prepara con positività ad affrontare la sfida del nuovo gruppo bancario».

Giubboni: «Affronteremo le sfide future con basi solide» «La nuova organizzazione ha iniziato ad operare – aggiunge il direttore generale Umberto Giubboni – e stiamo lavorando per affrontare, con la prudenza di sempre, le scelte strategiche ed operative necessarie in un regime di tassi negativi e con il persistere delle criticità del contesto economico generale. Elementi sistemici che grazie ad una politica accorta di accantonamenti prudenziali ed una gestione attenta della redditività siamo riusciti a contenere mantenendo un grado di patrimonializzazione adeguato a sostenere i progetti aziendali. Le sfide che attendono il sistema creditizio sul fronte della redditività e dei rischi rimangono, nel prossimo futuro, molto impegnative e sfidanti, ne siamo profondamente consapevoli e le affronteremo partendo da basi solide».

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