FIRENZE – Per la politica l’aumento dei costi energetici è ormai in cima alle azioni strategiche. Impossibile andare oltre, perché il conto per i cittadini è pesante.

Il Consiglio regionale, a questo proposito, ha approvato una risoluzione per un pacchetto di contromisure contro il caro-energia nelle aree interne. I voti a favore sono stati 25, mentre il M5S si è espresso in maniera contraria. Come ha spiegato il presidente della commissione Marco Niccolai, “i rincari energetici hanno comportato un aumento di spesa per i Comuni del 100% ed è chiaro che la situazione è più grave in montagna, dove il clima è più freddo, ma la legislazione nazionale presenta un “vulnus” perché non ci sono distinzioni per fasce altimetriche”.

Tra le misure, si chiede “la possibilità di individuare una riduzione dei costi energetici per le imprese e gli Enti locali dei territori montani ubicati in prossimità di impianti per la produzione energetica (in particolare geotermica, idroelettrica o eolica; si sostenga nel quadro della strategia forestale nazionale e della strategia per lo sviluppo sostenibile la promozione di interventi volti alla decarbonizzazione delle aree rurali e montane, anche dando impulso a nuove filiere forestali e al lavoro sistemico dei comuni nel quadro delle citate ‘Green Communities”.

Silvia Noferi (M5S) ha annunciato voto contrario perché “si continua a non connettere il cambiamento climatico con la gestione delle foreste e in questo atto si guarda con favore al taglio delle piante”.

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