FIRENZE – Toscana terra di aree interne, geograficamente non solo, con il 70% del territorio coperto, e non solo. Producono infatti il 17% del Pil regionale.

Dati inseriti nel rapporto Irpet, illustrato nell’apposita commissione del Consiglio regionale. Quelle a Nord “sono più spiccatamente montane, appenniniche, però anche più vicine alle aree maggiormente urbanizzate. La posizione rispetto ai poli urbani ha un ruolo nel determinare il destino di queste aree. Sono molto boscate e presentano alcuni insediamenti produttivi di stampo prettamente manifatturiero”.

Le aree a Sud sono prevalentemente più collinari e più lontane dai grandi centri abitati. “Sono scarsamente popolate – fa presente Irpet – e caratterizzate da un ruolo centrale dell’agricoltura, che interagisce moltissimo con lo sviluppo turistico. Opportunità di sviluppo per filiera agroalimentare e turismo verde”.

Il destino del gruppo delle aree intermedie (come il Valdarno aretino, la costa e isole e l’area del Chianti), osserva Irpet, “dipende da due fattori: la dotazione di capitale naturale e competenze; la posizione meno più o remota dai grandi poli urbani”. A livello di sistema produttivo in tutte queste aree “la manifattura paga il 20% in più in termini di retribuzioni, a parità dimensionale”.

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