FIRENZE – «Morire di lavoro oggi non solo è inconcepibile, è intollerabile». E’ con queste parole che Cgil, Cisl e Uil di Prato hanno deciso di proclamare 4 ore di sciopero per venerdì 7 maggio.

All’indomani della tragedia che ha colpito la giovane operaia di 22 anni vittima di un incidente sul lavoro in un’azienda tessile di Montemurlo, la risposta dei sindacati è netta: servono azioni concrete per fermare questa scia di sangue.

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Il precedente

Prima di lei, che lascia una bambino piccolo, in provincia di Prato era già accaduto un incidente mortale: a farne le spese era stato un’operaio poco più che ventenne rimasto schiacciato da un macchinario in un’azienda tessile di Montale.

Garantire standard minimi di sicurezza

«Bisogna investire sul futuro dei giovani offrendo loro la possibilità di un posto di lavoro dignitoso e sicuro – dicono Cgil, Cisl e Uil di Prato – E’ inammissibile che oggi si cada sul posto di lavoro come 50 anni fa. Con la tecnologia che ha fatto passi da gigante dobbiamo essere in grado di garantire standard minimi di sicurezza. E’ un impegno che ci chiama tutti al più alto senso di responsabilità». In concomitanza con lo sciopero i sindacati hanno indetto un presidio in piazza delle Carceri dalle 10 alle 12.

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