PRESIDENTE PARTECIPA

FIRENZE – Il presidente Eugenio Giani ha definito la caduta del diaframma nella galleria di Serravalle (Pistoia) “un momento storico”.

L’ultimo ostacolo al completamento del raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Montecatini. Un’anno e mezzo più, poi il collegamento sarà attivo, con la Regione che si è impegnata per 35 milioni sui 337 complessivi.

Per una barriera che va giù, ci sono altre che restano. Ne sanno qualcosa a Siena (e Grosseto non sta di certo meglio), penalizzata da infrastrutture inadeguate. Da anni si parla del raddoppio della tratta tra Empoli e Granaiolo, che dovrebbe consentire di percorrere a doppio binario il percorso fino a Poggibonsi. Nella scorsa primavera è stata fatta l’aggiudicazione dei lavori. Stanziati 147 milioni, che dovrebbero non solo velocizzare il collegamento tra il capoluogo e Firenze, ma anche intensificare il passaggio dei treni. Sempre che ci si arriva a mettere a terra progetto, nonostante le proteste dei comitati civici della zona.

E che dire dell’Alta velocità. Questa mattina a Roma ennesimo incontro, decisivo per ridurre la rosa delle candidature. A patto che la stazione sia realizzata. Il costo è notevole e non è detto che il Ministero, che avrà la decisione finale, sia disposto a mettere sul piatto della bilancia decine di milioni senza un ritorno sostanzioso. A quel punto potrebbe essere rafforzare le stazioni esistenti di Arezzo e Chiusi e addio Medio-Etruria. Nel caso contrario le tre ipotesi in piedi sono: Rigutino (voluta da Arezzo), Creti-Farneta (sostenuta da Umbria e Siena), Montallese (ideale per la Valdichiana Senese). Per una ruspa in azione, decine di dibattiti e discussioni.

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