«Abbiamo invitato all’inaugurazione della nuova stagione del teatro del ‘Maggio musicale’ il Ministro Bonisoli. Il ministro mi ha detto che sicuramente verrà e che troverà il tempo fra i suoi numerosi impegni per essere a Firenze come spettatore ai nostri spettacoli anche durante vari altri appuntamenti durante la nostra stagione». Lo ha detto il sovraintendente del ‘Maggio musicale fiorentino’ e presidente dell’Associazione Nazionale Fondazioni Lirico-Sinfoniche, Cristiano Chiarot, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa tenutasi nelle scorse ore al ‘Teatro del Maggio’ a Firenze che vedrà aprire la sua stagione ufficialmente stasera.

Dialogo aperto «Abbiamo aperto un colloquio con il Ministro soprattutto per porre le basi per la sicurezza del nostro comparto, quello delle fondazioni lirico-sinfoniche, che avrà quest’anno e l’anno prossimo uno snodo cruciale – ha aggiunto Cristiano Chiarot -. Abbiamo aperto un dibattito con il ministro Bonisoli che conosce la situazione degli enti lirici in Italia ed io credo che per le fondazioni lirico sinfoniche questo sia molto importante visto che è sempre fondamentale avere un interlocutore attento e partecipe a certi problematiche».

La prima e il programma Il sovraintendente del teatro del ‘Maggio musicale’ ha anche presentato alcune opere che andranno in scena da domani proprio a Firenze. «Nella nuova stagione del ‘Maggio musicale’ ci saranno tantissimi appuntamenti – ha evidenziato Cristiano Chiarot -. Abbiamo cercato di presentare al pubblico di Firenze e agli ospiti stranieri che verranno in città una varietà di titoli che consenta a tutti di poter trovare qualcosa di gradevole e che sono sicuro che da loro sarà apprezzato. Abbiamo soprattutto nell’inaugurazione di stasera con ‘Ehi Gio’-Vivere e sentire del grande Rossini’ di Vittorio Montalti, voluto rendere un omaggio a Gioacchino Rossini nel centenario della sua nascita. La nostra idea è quella di guardare al grande patrimonio della lirica italiana non con gli occhi del passato ma con quelli del futuro, e vogliamo riscoprire opere proprio del passato ma anche del mondo musicale lirico moderno».

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