stadio mecafirC’è un atto degli ultimi giorni che è passato sotto silenzio e che invece potrebbe avere risvolti estremamente importanti su una delle vicende più delicate ed importanti nell’urbanistica futura di Firenze. Dopo infatti la comunicazione da parte del Cda della Mercafir della decisione di spostarsi dalla zona nord ovest della città fra viale Guidoni e l’area aeroportuale fiorentina, a quella di Osmannoro, per sgombrare i terreni che da tempo Palazzo Vecchio ha deciso di destinare all’uso di chi vorrà costruire un nuovo stadio in città, in questo caso verosimilmente la Fiorentina, il vice presidente del Consiglio regionale e coordinatore metropolitano di Forza Italia, Marco Stella, ha convocato i lavoratori del principale mercato ortofrutticolo cittadino, nella commissione di Palazzo Panciatichi, per valutare i risvolti di questo cambiamento geo-territoriale della vendita all’ingrosso di frutta, verdura ed alimenti. «La Mercafir è uno dei mercati più importanti che abbiamo nel centro Italia, vorrei ricordare che lì ci sono circa 400 imprese, 1700 addetti insieme all’indotto e fanno una movimentazione di qualche miliardo di euro – ha spiegato il vicepresidente Marco Stella – Il tema vero è che noi non possiamo pensare di spostare un pezzo così importante, produttivo della città, senza ascoltare le esigenze legittime degli operatori della Mercafir. A noi non bastano le parole di rassicurazione di Angelo Falchetti che è il presidente della Mercafir. Lì ci sono i produttori, coloro che lavorano lì dentro, ci sono le attività e noi vogliamo sapere cosa pensano rispetto allo spostamento. È chiaro che quella è un’area interessata da una trasformazione importantissima, fra l’altro a Novoli se ne sono già verificate due di trasformazioni: l’ex area Fiat, dove ci sono insediamenti della nuova università,  ed il centro commerciale, e ci sarà la Mercafir. Lì non possiamo pensare di spostare un pezzo produttivo della città senza ascoltare le loro esigenze».

MarcoStella_3bMercafir e nuovo stadio viola «Io credo che ci siano esigenze diverse da tenere insieme: il primo elemento è che in quella zona della città c’è un mercato fondamentale – ha aggiunto Marco Stella–  Il secondo elemento è che la Fiorentina ha chiesto di fare un nuovo stadio. È naturale, tutti noi siamo tifosi che sognare una casa nuova è una speranza perché consentirebbe di avere un nuovo impianto calcistico più vicino alle esigenze personali, riavvicinerebbe le famiglie alle gare di pallone, quindi più bambini, e non secondario, avere un introito non indifferente per i Della Valle che, fra l’altro, da una delle recenti classifiche rese note, è uno degli uomini più ricchi del mondo. È un investimento importante in termini economici per la Fiorentina, io mi auguro che lo faranno veramente il nuovo stadio, quello che mi preme è che queste due esigenze stiano insieme. Non giochiamo sugli ettari, non giochiamo sulla pelle prima dei tifosi,  che dobbiamo smettere di prendere in giro, dobbiamo dirgli con tempi certi quando si farà lo stadio, come si farà e con quali modalità. Voglio ricordare che ci sono delle scadenze che il comune di Firenze ha individuato. Quando arriveranno quelle scadenze, cosa succederà? Il secondo elemento è che lì c’è quel mercato e gli operatori hanno tutto il diritto, qualora si decida di spostarli, di individuare un’area che sia produttiva,e  facilmente raggiungibile dai tir. Non facciamo una nuova area dove abbiamo messo insieme università, centro commerciale, insediamenti di case, il Parco di San Donato e la viabilità degli anni ’70. Novoli non tiene piu’una situazione simile. Lavoriamo su soluzioni diverse. Ad esempio: perché Castello no?».

 

L’appuntamento C’è una scadenza fissata da Palazzo Vecchio affinché la Fiorentina possa presentare il proprio progetto per il nuovo stadio, fissata ad inizio marzo 2016, con però il presidente esecutivo viola Mario Cognigni che recentemente ha dichiarato che non potrà essere sottoposto alcuno schizzo sull’attuale area Mercafir finché quest’ultima non sarà sottoposta all’utilizzo dello stesso club gigliato. «La disponibilità dell’area esiste -ha concluso il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella – perché rispetto agli ettari richiesti dalla Fiorentina, proprio quegli ettari ci sono. Non scordiamoci che la società viola ha chiesto un incremento degli ettari. A me quello che preme è che in questa città si smetta di prendere in giro le persone a partire dai tifosi che hanno tutto il diritto di chiedere uno stadio nuovo, moderno, coperto, a misura di famiglie. Quella scadenza di presentazione del progetto se non verrà rispettata mi chiedo cosa comporterà. Chi lo dirà ai tifosi? Da quattro anni noi diciamo che è importante fare un nuovo stadio e dare maggiori introiti alla famiglia Della Valle perché l’elemento del merchandising in ambito europeo è sempre più fondamentale. Tutto questo però deve concretizzarsi e deve attuarsi a breve».

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