FIRENZE – “Il governo non crede in questo progetto, il governo non lo vuol fare: soprattutto, non vuol fare il Centro nazionale contro le pandemie”.

Per Simone Bezzini, assessore regionale alla Salute, è una specie di mantra. Più volte ha denunciato il timore che non se ne facesse di niente. Però, parlando a margine di un convegno al Meyer Health Campus di Firenze, ha dato anche la motivazione di questa sua paura: “Ci sono legami tra pezzi della destra e anche segmenti del mondo No vax, quindi a mio avviso c’è anche proprio un tema di avversità politico-culturale della destra”.

Dunque, ha concluso l’assessore, “mi auguro che il Biotecnopolo venga realizzato, che venga realizzato il centro nazionale contro le pandemie, ma i segnali vanno tutti nella direzione opposta, e questo ultimo è clamoroso, perché hanno tolto oltre 130 milioni di euro, quindi è chiaro che c’è una volontà di smontare questo progetto: mi auguro ci sia una mobilitazione da parte di tutti i soggetti istituzionali, sociali, mi auguro che anche il mondo della scienza si faccia sentire rispetto a questo approccio”.

Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso il presidente Eugenio Giani, sottolineando il taglio di 135 milioni. “Il fatto di aver visto rallentare” il Biotecnopolo di Siena, “anzi frenare con il taglio dei finanziamenti, non è certo una bella notizia né per la Toscana, né per l’Italia. Io spero che il Governo segua una strada di atteggiamento diverso rispetto a quella che abbiamo riscontrato”.

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