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TERRANUOVA BRACCIOLINI – La discarica di Potere Rota chiude i battenti. Il complesso di Terranuova Bracciolini (Arezzo) ha raggiunto il massimo dei volumi disponibili, rendendo impossibili di fatto altri conferimenti.

“L’azienda avvierà il periodo del ‘post mortem’, della durata di 30 anni, durante il quale l’impianto verrà gestito per mantenere elevati standard di tutela e qualità ambientale oltre che produrre energia dal biogas”, ha fatto sapere Centro servizi ambiente impianti, che ha annunciato anche il ricorso a fondi di integrazione salariale per il personale dipendente.

“Contestualmente – hanno annunciato dal Csai – inizia il percorso che prevede il ricorso agli ammortizzatori sociali per una parte del personale impiegato nell’impianto per l’esercizio ordinario. In quest’ottica, nelle scorse settimane, sono stati attivati i percorsi adeguati con le organizzazioni sindacali”.

In ballo resta sempre l’ipotesi di un ampliamento della discarica, che potrebbe ospitare rifiuti speciali non pericolosi. La conferenza dei servizi si potrebbe tenere entro fine mese, ma c’è già il monito del sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi. “L’indagine sull’area e la conseguente bonifica non sono concluse e di questo la Regione dovrà tenere conto nell’ambito della conferenza dei servizi che si aprirà a breve – ha spiegato l’ex consigliere regionale -. Laddove non ci fosse una chiara definizione della situazione del terreno e della bonifica, non sussistono a mio avviso le condizioni ambientali necessarie per autorizzare l’ampliamento della discarica”.

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